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ANCONA – Pronta alla Camera una proposta di legge per la tutela e la valorizzazione dei piccoli comuni elaborata dal presidente della commissione Ambiente, Ermete Realacci. Il testo tocca da vicino le innumerevoli piccole realtà regionali e Legambiente Marche chiede uffcialmente sostegno alle istituzioni marchigiane affinché diventi legge. Tra i primi firmatari ci sono anche tre parlamentari locali, Piergiorgio Carrescia, Emanuele Lodolini e Irene Manzi. Sono infatti 172 i piccoli comuni delle Marche, sul totale di 239, e gestiscono circa il 53% del territorio regionale dove risiede oltre il 22% della popolazione.

Sono custodi di un immenso patrimonio storico, artistico, culturale ed enogastronomico ma sono anche i pionieri nell’innovazione e gli sperimentatori delle buone pratiche nella gestione dei rifiuti e nelle buone rinnovabili. Nella raccolta differenziata sono tutti piccoli i comuni che hanno superato la soglia dell’80% nel 2012; altra conferma anche sul tema delle rinnovabili dove, solo per parlare di eolico, l’unico impianto pubblico nelle Marche è stato avviato nel piccolo comune di Peglio (PU).

“È una legge che ha già impegnato il Parlamento nelle passate legislature e che, purtroppo, nonostante l’approvazione a larghissima maggioranza alla Camera, anche nella passata legislatura si è poi arenata al Senato. Ora il suo iter parlamentare riprende e c’è da sperare che questa sia la volta buona. Questa, infatti, è una normativa molto attesa, non perché da sola possa essere risolutiva dei problemi aperti, ma perché indica con chiarezza una direzione ed una politica: considerare i piccoli comuni non un peso per il nostro Paese, un’eredità del passato, ma una straordinaria occasione per difendere la nostra identità, le nostre qualità e costruire il futuro. Ci auguriamo che la Camera proceda rapidamente con l’iter di approvazione e che altrettanto si faccia al Senato perché siamo convinti che questa legge potrà essere uno strumento importante per un processo di valorizzazione della piccola grande Italia” ha dichiarato Ermete Realacci. “Se non vogliamo che l’Italia sprechi un’opportunità decisiva per entrare con la sua identità nei mercati globalizzati, se non vogliamo che perda un treno importante per lo sviluppo – prosegue Realacci – dobbiamo scommettere sui nostri piccoli comuni. Per rilanciare l’economia e uscire dalla crisi, infatti, l’Italia deve fare l’Italia e deve scommettere sulle cose che la rendono unica: bellezza, qualità, paesaggio, storia, coesione sociale, legame con i territori.”

“Siamo contenti che Realacci abbia ripresentato la legge sui piccoli comuni trovando anche l’adesione di molti parlamentari di vari schieramenti. Da anni lavoriamo per il riconoscimento del ruolo strategico di queste piccole ma grandissime realtà – commenta Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche – che, soprattutto in un territorio come le Marche, ricoprono un ruolo centrale anche per affrontare la crisi. Proprio in questo momento delicato abbiamo bisogno di tutto quello che sanno dare i piccoli comuni: determinazione, coraggio, senso della comunità, voglia di scommettere e valorizzazione della propria identità ma è sono anche il luogo dove ci sono i capitali veri come l’ambiente, il paesaggio, la biodiversità, i prodotti tipici e la bellezza. Ed è per questo che chiediamo alle amministrazioni locali, province e Regione, di prendere impegni seri e concreti che mettano al centro la tutela delle potenzialità dei piccoli comuni e delle aree interne e che accompagnino di più e meglio queste realtà nella sfida verso le Marche del futuro”.