RIPATRANSONE – Identificati e denunciati a piede libero i due presunti autori dell’incendio dell’autovettura del sindaco di Ripatransone Remo Bruni. L’atto vandalico era stato messo a punto nella notte del 21 febbraio, suscitando ampio clamore e fortissima preoccupazione nella comunità ripana e fra le istituzioni locali.
I militari della Stazione di Ripatransone, al comando del maresciallo Domenico Princigalli, coordinati dal comandante della Compagnia sambenedettese Giancarlo Vaccarini, hanno portato a termine l’indagine che ha consentito di raccogliere un notevole quadro probatorio a carico di due uomini del luogo, entrambi con precedenti penali. Si tratta di F.S. di 36 anni e F.B. di 51 originari della provincia di Foggia, ma da anni residenti a Ripatransone.
Le indagini, partite grazie al rinvenimento della bottiglia di plastica usata per versare il liquido combustibile, sono proseguite con il reperimento di filmati provenienti da impianti di videosorveglianza ubicati nei pressi del luogo dell’incendio. È stata ricostruita l’intera dinamica, acquisendo un consistente quadro probatorio, ancorché indiziario per i due. Decisive le perquisizioni domiciliari effettuate dai carabinieri di Ripatransone la scorsa mattina con l’ausilio di due unità cinofile del Nucleo Cinofili Carabinieri di Pesaro, che hanno consentito di rinvenire preziosi riscontri investigativi.
Per il movente del gesto sarebbe da ricercare nella pretesa di uno dei due indagati di vedersi assegnare una casa popolare di proprietà dell’Erap di Ascoli Piceno, la cui graduatoria era già stata approvata; una possibilità peraltro sottratta alla potestà anche solo discrezionale del sindaco Remo Bruni. Nei confronti dei due malviventi, in attesa delle decisioni che verranno adottate dal p.m. Luigi Ortenzi che procede per l’ipotesi di reato di danneggiamento seguito da incendio, saranno presto inoltrate proposte per l’applicazione di misure di prevenzione quali la sorveglianza speciale di con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza.