SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sulla querelle tra Riego Gambini e la segretaria generale Fiorella Pierbattista, in merito ad alcune sentenze negate al consigliere comunale Cinque Stelle dagli uffici comunali, pone riparo il sindaco Giovanni Gaspari che difende a spada tratta il suo staff e soprattutto sull’avvocato Di Concetto.
Diverse le puntualizzazione volte a spiegare la situazione che si è creata intorno all’Amministrazione comunale. “L’avvocato Di Concetto ha l’incondizionata fiducia dell’Amministrazione; ha ridato ruolo, dignità e onorabilità all’ufficio che sta portando avanti. – ha iniziato a intessere il sindaco – La sua presenza ci ha fatto risparmiare svariate centinaia di migliaia di euro senza dover ricorrere a figure esterne”.
Puntualizzazioni anche sul pomo della discordia; non è stata chiesta la spettanza in base al contratto di lavoro, che viene garantito non superare l’indennità dei dirigenti, ma la copia di diverse sentenze. Premesso che le sentenze sono pubbliche, gli uffici comunali non ha fornito le copie al consigliere Cinque Stelle perché in alcune cause potrebbero essere descritte alcune situazioni di privacy da tutelare e diverse hanno carattere di riservatezza.
Dal momento che l’intento del consigliere Gambini voleva essere quello di controllare le competenze spettanti all’avvocato Di Concetto, gli uffici comunali hanno provveduto a inviare le copie delle sentenze alla Procura per un puntuale lavoro di vigilanza e controllo. Diffidando del tribunale del popolo, dagli uffici di viale De Gasperi l’invito a impugnare l’atto di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale nel caso in cui ci si trovi di fronte a una limitazione; con chiaro riferimento alle segnalazioni di Gambini in Procura e al Prefetto.