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ANCONA – “Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico regionale” così recita la proposta di legge approvata in aula e che dota la Regione Marche di uno strumento per l’adeguamento al nuovo quadro normativo nazionale proiettato a esigenze di risparmio. “La legge di stabilità pone, infatti, il raggiungimento di requisiti di efficacia e maggiore competitività sul complesso ferro-gomma come condizione per il trasferimento di una parte cospicua delle risorse assegnate”, commenta l’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Viventi.

Nuova ripartizione tra Regione ed Enti locali sul trasporto pubblico locale; il testo presentato prevede un bacino unico regionale per la promozione integrata dei servizi automobilistici e ferroviari con i relativi ambiti di gestione urbani ed extraurbani corrispondenti a quelli delle province marchigiane. La legge stabilisce che la Giunta regionale approvi il Programma triennale dei servizi di trasporto regionale e locale su gomma e ferro previo parere del Consiglio delle autonomie locali.

Il processo di riprogrammazione dei servizi prevede la modifica dell’attuale assetto normativo del settore, soprattutto la ripartizione delle funzioni finora gestita da Regione, Provincia e Comuni. I Comuni capoluogo di provincia e gli altri Comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti o sede non decentrata di Università preparano il proprio piano comunale dei servizi. L’affidamento è effettuato dalla Provincia nell’ambito territoriale di competenza e il contratto di servizio, che comprende contemporaneamente sia i servizi urbani sia quelli extraurbani, è sottoscritto congiuntamente da Regione e Provincia di riferimento.