Milano, 12 Dicembre 1969. Alle ore 16:37 esplose una bomba che distrusse la Banca Nazionale dell’Agricoltura, provocando decine di morti e feriti. E’ l’inizio di quella che verrà ricordata come “la strage di Piazza Fontana”.
CONSIDERAZIONI -La cinematografia italiana ci ha, nel corso degli anni, abituato ai film storico-politici da oramai quasi stufarci. Sembra che se le produzioni italiane non trattino di un qualche periodo storico in cui vi sono state oppressioni e morti non sono contente. C’è da dire che la scelta di tali tematiche è guidata dal catturare un target che, evidentemente, apprezza quel tipo di tema in un film, ma quando ci propinano il solito polpettone misto a morale spicciola non possiamo che accogliere l’ennesimo film storico-politico con uno sbuffo. “Romanzo di una strage” di Giordana invece è diverso. E’ diverso in quanto non vuole farci la morale mostrandoci cosa è giusto e cosa è sbagliato, non vuole comunicare una insegnamento (seppur comunque denunciando l’accaduto) ma vuole solamente rappresentare degli eventi storici così come si sono presentati, soffermandosi sui rapporti intercorsi tra i vari protagonisti della vicenda, senza, però spiccare di particolare brillantezza. Molto godibili le performance di Favino e Mastandrea. In definitiva quello di Giordana è un film senza troppa lode né infamia, ma che non ha la presunzione di mostrarsi come l’unica verità in riferimento a un accaduto storico.
PIACERÀ – A chi vuole godersi un film storico-politico su un tema ancora vivo come quello della strage di Piazza Fontana che non ammorba con moralità e buonismi scontati
NON PIACERÀ – Semplicemente a chi non è interessato a film di questo genere.
ROMANZO DI UNA STRAGE
REGIA Marco Tullio Giordana
SCENEGIATURA Stefano Rulli, Sandro Petraglia, Marco Tullio Giordana
ANNO 2012
CON Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Laura Chiatti, Michela Cescon