ASCOLI PICENO – Ammontano a 900 mila euro i crediti che le imprese vantano nei confronti del Comune di Ascoli. L’ok allo sblocco dei fondi potrebbe dare ossigeno, specie alle aziende operanti nell’edilizia, del Piceno ma a detta del sindaco Guido Castelli il provvedimento di fatto non aiuta gli enti locali per i quali il danno maggiore è arrecato dalla stretta del patto di stabilità. “Si tratta di un decreto che nulla porta nelle casse del Comune, sebbene sia comunque apprezzabile. Il prossimo passo – continua Castelli – dovrà essere quello di convincere il Governo a non far rientrare nei parametri del patto di stabilità quegli investimenti destinati ad importanti opere pubbliche”.
Un’idea condivisa da molti suoi colleghi. Il sindaco Angelo Flaiani, al timone del Comune di Folignano auspica ad esempio che dai parametri del patto possa esentarsi ogni intervento destinato all’edilizia scolastica. E’ indubbio che le imprese del Piceno soprattutto nel campo edilizio vivano un momento di acuta sofferenza. Il provvedimento seppur a copertura parziale potrebbe intanto dare un po’ di ossigeno alle aziende del comparto, ma il vero problema nasce dalla tempistica: si parla di due ulteriori decreti attuativi necessari per pagare debiti di Province e Comuni. Se l’erogazione arriverà solo nel 2014 quanti morti lascerà sul campo di battaglia la guerriera Crisi?