MONTEPRANDONE – Si discute sulla nascita di una centrale a biomasse nella zona industriale di Centobuchi. L’associazione Ambiente e Salute nel Piceno partecipa alla riunione di ieri, alla sala convegni del Comune di Monteprandone a Centobuchi; presenti il sindaco Stracci, altri esponenti dell’Amministrazione e i promotori del comitato Aria Nostra di Colonnella che alcuni mesi fa sono riusciti ad opporsi alla realizzazione di una centrale da sei megawatt.
Ciò che incombe in prossimità del centro abitato di Centobuchi è la realizzazione di un sito di 0,8 megawatt circa che produce energia elettrica, sfruttando il lavoro di generatori alimentati a olio vegetale con emissioni di fumi e rumori. “Problema principale l’impatto sulla salute a causa delle emissioni di polveri che ricadrebbero sul territorio con conseguente deturpamento dei luoghi a vocazione agricola e turistica; pesanti le conseguenze sui posti di lavoro e sul valore degli immobili”, spiega il comitato Ambiente e Salute.
“In questa vallata sono state autorizzate circa trenta megawatt di queste centrali e le autorizzazioni sono state rilasciate con normative nazionali e regionali, senza sentire il parere dei sindaci e dei cittadini”, prosegue il comitato che coglie l’occasione per indire un incontro con la cittadinanza per mercoledì 20 marzo alle ore 21 presso la sala convegni in piazza dell’Unità per affrontare la questione e formare un Comitato.