ANCONA – La benzina è alle stelle e le file alle pompe bianche, dove si risparmiano anche dieci centesimi al litro, sono sempre più lunghe. Gli automobilisti si industriano e cercano le soluzioni più economiche per trovare un riparo all’aumento continuo del costo del carburante che ormai ha raggiunto livelli altissimi.
LA QUESTIONE E’ CRITICA – Purtroppo nelle Marche ormai la situazione è sconcertante, Il prezzo del gasolio vola verso i due euro. La CNA-Fita delle Marche è sul piede di guerra, ed esprime forti preoccupazioni: “Il Governo centrale deve immediatamente intervenire per disinnescare l’aumento indiscriminato dei prezzi alla pompa che va avanti da mesi. A dirlo è Olindo Brega, presidente regionale di CNA-Fita che dice: “Oltre alla volatilità dei prezzi del barile le concause di quest’emergenza, che sta letteralmente uccidendo le imprese di autotrasporto”.
MISURE URGENTI – In attesa che passi la liberalizzazione della distribuzione carburanti contenuta nel decreto “Salva Italia” e che se ne valuti successivamente la reale incidenza e valenza, la Cna-Fita presenta al governo misure a tutela dei consumatori e a spiegarli il coordinatore regionale di CNA-Fita, Riccardo Battisti:
– Reintroduzione dell’accisa mobile.
– Sterilizzazione dell’Iva sulle accise.
– Rimborso trimestrale e annuale delle accise per autotrasporto.
– Intensificazione dei controlli sulle catene distributive.
CNA-Fita dunque, invita il Governo a mettere in campo ogni possibile strumento di controllo per sventare i comportamenti tipici dei cartelli economici che attraverso i prezzi “imposti” impoveriscono l ‘economia marchigiana e in conformità a quanto dichiarato dal presidente Spacca, che si intensifichino i controlli della Guardia di Finanza e che l’Antitrust possa verificare se e come esistano cartelli economici nella gestione del prezzo dei carburanti alla pompa.