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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il coordinamento italiano medici ospedalieri domanda chiarimenti sulla riorganizzazione degli ospedali di San Benedetto e Ascoli Piceno in assenza di linee guida regionali che devono ancora essere discussi. Proprio questo mercoledì pomeriggio l’incontro che mira a risolvere una organizzazione del personale ospedaliero inadatta. Il rappresentante aziendale Dino Giusti e quello regionale Luciano Moretti si trovano, quindi, a fare il punto di una situazione che sembra essere poco chiara sul futuro dei lavoratori e dei malati.

 

Il Mazzoni e il Madonna del Soccorso sono, o per lo meno stanno diventando, due mezzi ospedali che sono complementari per la cura del paziente. Dopo il caso carenza anestesisti in riviera, la chiusura di neurologia ad Ascoli e la riorganizzazione del reparto sambenedettese sono in arrivo notizie amare anche per cardiologia, otorino e ortopedia. A rigore di cronaca il reparto di cardiologia che proprio questa settimana riceve una lettera dalla direzione sanitaria in cui si mette a conoscenza il primario delle sorti del reparto secondo una proposta di avvio di sperimentazione della rete cardiologica. Non è chiaro però se il reparto sarà chiuso e che fine faranno i medici che vi prestano servizio. Premura del Cimo è l’importanza e l’esigenza di una contrattazione in materia di tutela del lavoratore; ad oggi, però, risulterebbe possibile che la sperimentazione si avvii per marzo, raggiungendo la piena operatività per aprile senza però aver avuto la possibilità di contrattare.

 

La nuova fase sperimentale, che distinguerebbe le cardiologie picene nell’Area vasta, dovrebbe prevedere la distinzione di cardiologia ambulatoriale, quindi diagnostica, continuità e priorità di degenza, e cardiologia per acuti, degenza integrata, medicina d’urgenza e guardia perennemente attiva. Detto questo i ricoverati passando dal pronto soccorso saranno smistati o dirottati verso Ascoli, dovendo comunque considerare gli ottocento ricoveri annui stimati. Mercoledì 20 l’incontro in Regione per discutere di questa manovra, già comunicata al Madonna del Soccorso.