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Maurizio Mangialardi, vice presidente del Consiglio regionale delle Marche, chiede ai colleghi di approvare la legge che disciplina l’installazione degli impianti di telefonia mobile sul territorio. Riportiamo il comunicato diffuso alla stampa.

Antenne, Mangialardi: stop alla deregulation nelle Marche

“Proliferano su tutto il nostro territorio regionale – scrive l’esponente dem – le più svariate richieste da parte di gestori privati di telefonia mobile per l’installazione di antenne. In particolare per dotare del servizio 5G.

I casi più recenti, come il progetto ILIAD di un’antenna alta 36 metri su un’area di estremo pregio ubicata all’interno del Parco del Conero e il progetto di antenna sulla collina del Cavallo a Senigallia, non rappresentano episodi isolati né sporadici.

C’è dunque bisogno di un intervento da parte della Regione per regolamentare questo settore, allo scopo di tutelare i cittadini.

Il timore è che, nel deserto normativo di una deregulation dove tutto o quasi tutto è permesso, le logiche di profitto (pur se assolutamente legittimo) delle compagnie telefoniche possano prevalere sull’interesse dei cittadini.

Sono stati in queste settimane discussi numerosi atti ispettivi, alcuni dei quali a mia firma, per chiedere chiarimenti alla Giunta Acquaroli mediante interrogazioni su situazioni specifiche.

Occorre, tuttavia, da parte di tutto il Consiglio regionale un impegno comune per colmare una lacuna causata dall’inerzia dell’esecutivo: quella della mancata programmazione negli ultimi anni. Visto che l’ultimo atto regionale approvato in materia risale all’ormai lontano 2017.

Ho perciò deciso di sottoscrivere la Proposta di Legge regionale n. 262/24  “Modifiche alla Legge regionale 30 marzo 2017, n.12 “Disciplina regionale in materia di impianti radioelettrici ai fini della tutela ambientale e sanitaria della popolazione” depositata dal presidente del Consiglio regionale Dino Latini.

L’obbiettivo comune su cui l’intera assemblea legislativa va sollecitata è triplice.

Limitare le possibilità di ubicazione delle antenne; delimitare un tetto massimo per le altezze delle antenne stesse; favorire un controllo costante attraverso la partecipazione previa della cittadinanza, permettendo a tutti di conoscere e discutere i progetti presentati in ossequio al principio di trasparenza.

Auspico che prima della fine della XI Legislatura si riesca ad approvare una nuova regolamentazione, al passo con i tempi. Uno strumento che sia anche di supporto alle amministrazioni locali, capace di fornire un quadro generale di ambito regionale con regole chiare per orientare le decisioni sui singoli casi.”

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