L’operazione di controllo Api-farm è stata condotta dai Servizi veterinari delle Ast di Ascoli e Fermo con il nucleo investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale dei Carabinieri.
Api: utilizzavano prodotti non consentiti, multe per 80.000 euro
Violazione delle norme sul corretto utilizzo dei medicinali veterinari negli apiari: è quanto è stato accertato su 3 apicoltori dell’ascolano e del fermano dalle unità operative complesse di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche delle Ast di Ascoli e Fermo, in qualità di autorità competenti locali in materia di sicurezza alimentare e benessere animale, e dal nucleo investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale dei Carabinieri forestale di Ascoli, coadiuvato dai nuclei di Amandola, Comunanza, Castignano, San Benedetto e Fermo.
L’operazione di controllo e prevenzione sull’uso illecito di sostanze farmacologicamente attive negli apiari provinciali, denominata Api-farm, è partita da un’attività investigativa condotta dai Carabinieri forestali. Gli esiti sono stati, poi, segnalati alle autorità competenti locali. Ovvero ai Servizi veterinari delle Aziende sanitarie territoriali di Ascoli e Fermo.
Durante l’operazione di controllo sono stati ispezionati diversi apiari nel territorio provinciale di Ascoli e Fermo. Su quattro di essi, appartenenti a 3 apicoltori, è stato accertato l’utilizzo di pratiche empiriche e illecite. Pratiche consistenti nell’uso di strisce di legno impregnate con cocktail di sostanze chimiche vietate posizionate all’interno degli alveari. Tale pratica è stata giustificata come trattamento di una malattia parassitaria delle api causata dall’acaro Varroa destructor.
“Tali pratiche ‘fai da te’ – spiega il Servizio veterinario dell’Ast di Ascoli – pur non avendo avuto ripercussioni sulla qualità igienico-sanitaria del miele essendo eseguite in periodi distanti dalla smielatura, costituiscono una violazione delle norme sul corretto utilizzo dei medicinali veterinari negli apiari. E possono compromettere la salute delle api, con conseguenze negative sul loro benessere, sulla biodiversità e sugli ecosistemi rurali”.
Per i fatti accertati sui quattro apiari sono state comminate, ai tre apicoltori titolari, sanzioni per un totale di oltre 80 mila euro.
“L’operazione – conclude l’Uoc di Igiene – ha evidenziato l’importanza della doverosa collaborazione tra l’autorità competente locale e Forze di Polizia. Questo al fine di tutelare la sicurezza agroalimentare, il benessere degli animali, la salute degli ecosistemi e dei consumatori”.
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