Elezioni amministrative 2024 – Nelle campagne elettorali non ci si annoia, si sa. E ad Ascoli Piceno, meno che mai. Da giorni, infatti, tiene banco la polemica prodotta dalla improvvisa ed inaspettata esclusione di tre politici di esperienza che, contattati in un primo momento dal sindaco uscente per ottenerne l’appoggio, sono stati in seguito esclusi dal comitato dei saggi costituito dal sindaco stesso.
Viste le polemiche, il comitato dei saggi – composto da Nazzareno Cappelli, Gaetano Rozzi e Maurizio Ramazzotti – è uscito allo scoperto per chiarire la posizione riguardo la non candidatura di Francesco Viscione.
E quest’ultimo ora risponde per le rime. Muovendo accuse pesantissime, parlando di “potere occulto” che governa l’Arengo e di “regime”. Rivelando, inoltre, di aver ricevuto l’offerta di incarichi politici come risarcimento per la mancata candidatura.
Così, dopo quello firmato dai tre componenti del comitato dei saggi, riportiamo integralmente anche il comunicato diffuso alla stampa da Francesco Viscione.
Elezioni Ascoli: la risposta di Francesco Viscione al comitato dei saggi
“Era ora. Dalla foto dei ‘saggi’ (il notaio Cappelli, il più antico esponente della destra ascolana, presidente della Fondazione Ascoli Cultura, Gaetano Rozzi componente del CdA della società Ascoli Servizi Comunali e Maurizio Ramazzotti, rappresentante legale di Crea, Credi, Cambia, presidente della Hydrowatt SpA, nel board di Rigenerazioni Srl e presidente da circa 25 anni della Croce Verde di Ascoli Piceno) apparsa sugli organi di stampa locale, anche il più sprovveduto degli ascolani si è reso conto di chi comanda al Comune di Ascoli Piceno.
Il sindaco Marco Fioravanti è ora più che mai il Re Nudo!
Perché prendersela dunque con lui? E’ oramai così evidente che per la formazione delle liste e la scelta di chi ne avrebbe dovuto far parte a decidere sia stato il trio dei ‘saggi’. Già, chi ha vagliato le liste civiche del centrodestra e autenticato su misura le candidature sono stati proprio i tre ‘saggi’. C’è qualcosa che sfugge agli ascolani?
C’è un nuovo potere occulto che governa l’Arengo? C’è un caminetto dove si decide chi deve essere o meno candidato nelle liste civiche e addirittura nelle liste dei partiti?
Pare scontato, per competenza ed esperienza politica, che il ruolo di regista tocchi proprio a lui, l’eclettico notaio Cappelli, che di transumanza politica se ne intende per aver cambiato diverse sigle di partito, ancorché collocate a destra, non essendo abituato a fare il ‘reggicoda’. Ritenendosi il ‘migliore’ dell’apparato!
I destini economici, politici, degli enti pubblici locali della nostra comunità ascolana sono quindi nelle mani dei ‘saggi’.
Una sorta di potere occulto, senza alcuna legittimazione democratica che decide chi deve governare Ascoli, chi deve stare in lista e come essere eletto.
E’ evidente che non solo abbiano costruito e controllato con ben 5 liste civiche una parte dell’elettorato, liste abilmente composte per eleggere solo i capilista fiduciari del Sindaco e dei ‘saggi’. Non basta. Hanno anche preteso di controllare i partiti alleati decidendo i candidati e ponendo perfino il veto 24 ore prima di presentare la lista alla Lega, con il rifiuto di Fioravanti – espressione di un partito concorrente – di sottoscrivere il collegamento della sua candidatura con la lista della Lega se avesse avuto Camela e Viscione candidati.
Una persecuzione inaccettabile, un’interferenza ingiustificabile su un partito alleato e concorrente.
Perché? C’era il timore che con due candidature forti avrebbero superato Fratelli d’Italia che aveva disperso con le liste civiche la sua potenzialità elettorale?
C’è un calcolo privato e scorretto nei confronti degli alleati, tenendo conto che c’era un accordo nazionale tra la Lega e l’UDC per fare liste comuni dove possibile.
Tra l’altro tengo a precisare che non mi sono mai proposto in qualità di assessore esterno in quota Lega e le persone con le quali ho parlato lo possono testimoniare. Ho soltanto chiesto la possibilità di candidarmi, senza alcuna pretesa o assicurazione.
Al contrario, ribadisco, mi sono stati offerti incarichi politici come risarcimento per la mancata candidatura!
Inoltre preciso che nella conferenza stampa del 27 dicembre 2023, citata dai ‘saggi’, in pieno accordo con il Sindaco, decisi di procedere alla creazione di una mia lista a suo sostegno. Successivamente, in accordo e con il benestare del Sindaco, al fine di non disperdere i voti, si decise di creare un’unica lista insieme al vice sindaco Gianni Silvestri.
Nella nota del comitato dei saggi si legge che da parte loro c’è stato solo l’invito a creare una lista indipendente da quella di Silvestri. Smentendo evidentemente quanto concordato col Sindaco!
Sulla candidatura di Attilio Acciaccaferri con il Pd credo che non sia ancora vietato far sentire ad un amico la propria vicinanza. Così come non credo di dover chiedere al comitato dei saggi chi mi possa accompagnare nella mia esperienza politica. A meno che il comitato dei saggi stesso non possa avere un peso anche nelle nostre vicende personali. La candidatura di Attilio Acciaccaferri nel Pd è una candidatura libera ed indipendente!
Siamo al regime! Con i ‘saggi’ che sorvegliano e si sostituiscono ai partiti. Una specie di ‘Polizia segreta’ che controllerà chi e come si dovrà gestire la cosa pubblica. Un organismo che controlla il Sindaco e il potere pubblico attraverso il Comune.
Inaccettabile! Le regole democratiche sono a rischio?
È bene però che i cittadini sappiano che il Sindaco si è rimesso sempre alle decisioni dei ‘saggi’. Così come gli stessi hanno vantato il loro potere anche sulle decisioni del Sindaco. Una farsa o una vera dipendenza? Finora, per ammissione del Sindaco una sottomissione!!!”
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