ASCOLI PICENO – L’impressione generale è che gli ascolani non perdano mai lo spirito del carnevale. Eppure, a girare tra i gruppi e le maschere in gara, affiora quel po’ di malinconia. Temi ricorrenti: la crisi in versione ‘non so più che pesci prendere‘ o anche ‘non esiste più il posto fisso, nemmeno a carnevale’, Silvio Berlusconi e le ormai prossime elezioni, declinato in un’improvvisazione con i principali protagonisti in gioco – Monti, Bersani, Berlusconi e Grillo – e nel famoso ‘vota Antonio’ con un’ottima interpretazione. Ascoli è l’altra protagonista delle parodie, in particolare la conquista del titolo di Città Europea dello Sport 2014.
Fa la sua comparsa anche il tema degli esodati, con una Fornero davvero convincente, e perfino quello delle decorazioni di carnevale in piazza del popolo, che a detta di qualche simpatico cittadino, sarebbe ora di rinnovare un po’.
Sempre riuscita la ‘chi la vo’ cotta e chi la vo’ cruda’, si intende la salsiccia – gentilmente offerta anche ai passanti e ai curiosi – ma più in generale il riferimento è alla politica e magari anche un po’ alla vita.
Dunque, nonostante il gelo, Ascoli anche stavolta ha saputo cogliere – e accogliere – quella buona dose di ironia che accompagna il Carnevale. La polemica in questi giorni dell’anno si fa messinscena e reale e verosimile si mischiano fino a confondersi. Eppure, resta quella malinconia sotto le risate che risuonano nella pancia di questa città.