Che ad Ascoli Piceno la scarsità di parcheggi sia un problema molto serio per tutti i residenti del centro storico è cosa nota. Che il problema della scarsità di parcheggi sia da tempo acuito dalla crescente invadenza degli innumerevoli cantieri edili è cosa altrettanto nota. Ora, però, il segretario cittadino del Partito Socialista Italiano Emidio Luzi ne segnala uno ulteriore, di problema riguardante i parcheggi. Non solo del centro storico questa volta. E per la sua segnalazione utilizza una modalità di comunicazione tanto insolita quanto efficace.
Ma andiamo per gradi e prima spieghiamo qual è questo disservizio aggiuntivo.
Pulizia delle strade e parcheggi
Con l’ordinanza dirigenziale n. 595 del 10 ottobre 2023 l’Amministrazione comunale di Ascoli Piceno ha sospeso fino al 31 gennaio 2024 l’accertamento sanzionatorio delle auto in sosta nei giorni riservati alla pulizia delle strade. Pulizia delle strade che avviene ugualmente, nonostante ci siano le auto in sosta.
“Di certo – scrive il segretario del Psi Emidio Luzi – non si riesce a togliere lo sporco da sotto le auto in sosta. Forse il sindaco Fioravanti non ha pensato che lui è anche il responsabile della sanità nella città. L’immondizia, si sa, non è un antibiotico, anzi: è tutt’altro. L’attivazione dell’ordinanza, poi, è avvenuta con la copertura dei cartelli indicanti il divieto di sosta. Con cosa? Con buste dell’immondizia”.
Dicevamo che il Segretario del Partito socialista ascolano ha utilizzato una modalità alquanto insolita per segnalare al sindaco Fioravanti i disagi procurati dalla scelta di utilizzare le buste dell’immondizia per modificare la segnaletica stradale. Una modalità tanto insolita quanto efficace, in effetti, poichè si tratta di una poesia in dialetto ascolano. Modalità non solo insolita ed efficace ma anche molto gentile poichè è accompagnata dagli auguri di Buon Natale.
Pulizia delle strade e parcheggi: la poesia in dialetto ascolano di Emidio Luzi
Prima lu parcheggià…! sottotitolo: Ascoli città Turistica.
Tutte ce lu sa,
megghie nu ccò de spuorche,
che nen petè
sotta casa parcheggià.
L’Amministrazione de la città mié, che pure ce lu sa,
na bella cosa s’è ‘nvendate.
Li cartiegghie pe’ ffà pelì li strade,
che’ li buste de la mennezza
l’è chepierte, cuscì mó,
sotta casa tuó,
senza multe pegghià
parcheggià può.
Se sa, megghie nu ccò de spuorche, che dèce metre a pié fà,
pe’ parcheggià.
Chi ce governa però,
pure megghie l’è pensata
pe’ li feste de Natale,
scì, perché ce lu sapié,
che li buste de la mennezza
che’ lu tiempe se reppiè;
è vere, mó penne su li pale
e da vedé biegghie nen è.
Tutte ce lu sa però,
megghie nu ccò de brutte guardà, che lindana de casa parcheggià.
Li buste che s’è rotte,
li cartiegghie schepierte è lasciate, cuscì chigghie che d’Ascule nen é
e da fore arriva e n’ce lu sa,
certe lòche nen parcheggia,
e più puoste pe’ nú ce sta.
Sci, è vere, lu spuorche remane,
ma che’ la macchena sussopra nesciuna lu vede.
Buon Natale Sinneche.