Le forze di opposizione riformiste, progressist ed ecologiste si uniscono contro le scelte sulla sanità della Regione Marche. “Denunciamo – scrivono – il progressivo smantellamento del sistema sanitario pubblico, l’allarme dei dirigenti di Torrette non può essere ignorato”. Riportiamo la nota congiunta che hanno diffuso.
Marche: opposizioni unite in difesa della sanità pubblica
“Come forze politiche riformiste, progressiste ed ecologiste che si battono a difesa della sanità pubblica e universale – si legge nella nota – non possiamo rimanere inermi innanzi allo stato di abbandono e di crisi in cui versa il sistema sanitario della nostra regione.
L’appello di ben 11 Dirigenti dell’ospedale di Torrette, considerato un fiore all’occhiello marchigiano, la dice lunga sulla gravità della situazione. Ed è l’emblema della disorganizzazione che regna nell’intera sanità regionale che rischia di far esplodere e collassare il sistema.
Le scelte politiche del Governo Acquaroli hanno solo prodotto un peggioramento di una sanità già ricca di problematiche: liste di attesa, sovraffollamento dei pronto soccorso, carenza di personale, mobilità passiva e tutte le inefficienze note. La riforma sanitaria, voluta dalla destra regionale, non ha prodotto risultati se non la moltiplicazione delle poltrone e dei costi.
Il Piano socio sanitario, fatto approvare in gran fretta nel corso dell’estate, promette tutto ma non pianifica nulla.
Il Presidente Acquaroli, anziché far valere la tanto sbandierata filiera di destra, subisce silente le scelte della sua
capo partito Meloni, che taglia le risorse per la sanità pubblica e rinuncia al MES sanitario, non prevede la possibilità di effettuare investimenti sul personale e affossa il PNRR concepito proprio a favore della sanità di prossimità.
L’unica battaglia affrontata da Acquaroli finora è stata quella di aggiungere risorse economiche per un sottosegretario quando è già presente un Assessore lautamente pagato. Questo a certificare la auto ammissione del fallimento del modello Marche.
L’appello dei dirigenti di Torrette, che si aggiunge alle tante grida di allarme di operatori, forze sindacali e utenti, non può rimanere inascoltato. La questione non può essere risolta con un semplice incontro in privato, senza partecipazione, trasparenza e senza un confronto con tutte le parti in causa.
Stiamo assistendo allo smantellamento della sanità pubblica che andrà a colpire in primis i più deboli e coloro che non possono permettersi cure a pagamento. Oltre che il fondamentale diritto di tutti alla salute.
Per questa ragione, abbiamo ritenuto opportuno e urgente proclamare con una voce sola il nostro disaccordo e la nostra opposizione alle politiche della destra regionale sulla sanità.
Continueremo pertanto a mobilitarci su questo tema che ci vede uniti, includendo tutti coloro che vorranno associarsi a questa battaglia che riguarda tutti i marchigiani”.
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