La Commissione Europea ha dato l’ok alla decisione dell’Irlanda di inserire un alert sui rischi per la salute nelle etichette di tutti gli alcolici, comprese quelle del vino. Una decisione che finisce per danneggiare pesantemente l’Italia. E tutti i Paesi produttori di vino.
Vino: l’alert sull’etichetta
Dopo l’ok della Commissione UE, l’Irlanda potrà inserire nelle etichette degli alcolici, vino compreso, un messaggio che avvisi il compratore dei rischi per la salute connessi al consumo di alcol. In particolar modo dei rischi di sviluppare alcuni tipi di cancro. Un alert analogo a quello presente su tutti i pacchetti di sigarette e sui prodotti a base di tabacco.
Alert sul vino: il ministro Lollobrigida
Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare ha commentato la decisione della Commissione UE parlando con i giornalisti fuori da Palazzo Chigi. “La reputo una scelta gravissima – ha detto Francesco Lollobrigida – e più che a tutelare la salute sembra mirata a condizionare i mercati. Fra l’altro l’idea è nata proprio in un Paese in cui non si produce vino. Ritengo non sia sensato mettere sullo stesso piano il tabacco e il vino, e vorrei ricordare che il Parlamento europeo ha dato un indirizzo che va in una direzione diversa. Inoltre ci sono ben 3.000 anni di storia a dimostrare che il vino, consumato in quantità moderate, è da considerare un alimento sano. Aggiungo che non risulta che i Paesi in cui viene prodotto e consumato siano quelli con una aspettativa di vita più bassa”.
Alert sul vino: l’onorevole Battistoni
Anche l’onorevole Francesco Battistoni, vice presidente della Commissione Ambiente alla Camera, è intervenuto sulla decisione della Commissione UE.
“La scelta della Commissione di dare seguito al progetto di legge irlandese sugli health warnings – ha commentato – lascia davvero senza parole. La scelta dell’Irlanda di apporre “alert” sulle etichette di vino simili a quelle poste sulle sigarette rappresenta un precedente molto pericoloso. E un attacco diretto anche al nostro Paese. Colpire il vino vuol dire colpire il nostro made in Italy, la nostra dieta mediterranea e il nostro turismo. La scelta della Commissione poi è in netto contrasto con le indicazione dell’Europarlamento che si era già espresso contrariamente rispetto all’uso di “Health Warning” sulle etichette. Come Italia, grazie ai ministri Lollobrigida e Tajani, continueremo a batterci l’etichettatura allarmista non diventi un obbligo esteso ai Paesi Membri dell’UE”.
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