L’Oreal Italia ha ufficiamente aperto il bando per la partecipazione alla ventunesima edizione del Premio “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza”. Il premio prevede l’assegnazione di sei borse di studio, ognuna del valore di 20 mila euro, nei campi delle Scienze della Vita, Scienze Ambientali, Matematica, Fisica, Chimica, Ingegneria e Tecnologie.
L’Oreal Italia, aperto il bando per l’omonimo premio
Aperto il bando di partecipazione alla ventunesima edizione del Premio “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza”. Ad esaminare i progetti candidati sarà la commissione giudicatrice del Premio, composta da un panel di undici professori universitari ed esperti scientifici italiani. La Giuria è presieduta dal 2017 da Lucia Votano, Fisico, Dirigente della Ricerca INFN. L’iniziativa, edizione nazionale del premio “L’Oréal-UNESCO For Women in Science” e promossa in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, ha premiato negli anni 106 ricercatrici, supportando i loro progetti di ricerca e i loro studi nel nostro Paese. Le candidature potranno essere presentate online entro e non oltre il 27 gennaio 2023.
Nato nel 1998 su iniziativa di L’Oréal e UNESCO, “For Women in Science” è stato il primo premio internazionale dedicato alle donne che operano nel settore scientifico. Fin dalla sua nascita, il programma ha scelto di premiare con un contributo di 100 mila dollari cinque candidate, una per ciascuno dei cinque continenti. Oltre ai premi alle 5 laureate, ogni anno sono attribuite 15 Borse internazionali e numerose borse di studio nazionali a giovani ricercatrici. Dal 1998 a oggi sono state sostenute nel loro percorso di carriera ben 3.900 ricercatrici in oltre 110 Paesi.
Le ultime vincitrici
Le vincitrici dell’ultima edizione sono state Chiara Borsari con il progetto: Strategie antiglicolitiche innovative basate sull’attivazione selettiva nel tumore di inibitori covalenti. Marisa Brienza con il progetto Esplosioni dal passato: osservazioni radio a bassa frequenza per studiare la vita e gli effetti dei buchi neri supermassicci. Martina Cecchetti con il progetto: Predazione su specie vulnerabili da parte dei gatti domestici sull’isola di Linosa, hotspot di biodiversità. Agnese Chiatti con il progetto Metodi neuro-simbolici per migliorare l’intelligenza visiva dei robot: il caso dell’agricoltura di precisione. Vittoria Laghi con il progetto: Come impiegare la stampa 3D metallica per realizzare elementi strutturali reticolari ad alta efficienza. Sara Moccia con il progetto “Artificial intelligence for preterm infants’ healthcare” (4PretermsAICare): l’intelligenza artificiale a supporto dello screening di disturbi legati alla nascita pretermine.