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Nell’anno del centenario della nascita, quattro artisti rendono omaggio al grande intellettuale nella mostra ‘Golpe. Io so. Dedicato a Pier Paolo Pasolini’ a cura di Massimo Mattioli. L’esposizione è allestita nei suggestivi spazi del Museo dei Bronzi Dorati di Pergola, nel trecentesco ex-convento di  San Giacomo.

A proporre nuovi sguardi sull’uomo e sulla sua opera sono gli artisti Elena Bellantoni, Davide Dormino, Rocco Dubbini e Giovanni Gaggia. L’inaugurazione è fissata per sabato 3 dicembre alle ore 11.00, la mostra sarà visibile fino al 5 marzo 2023.

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I bronzi dorati

Golpe. Io so. Dedicato a Pier Paolo Pasolini

Un uomo dal pensiero corsaro, Pasolini, che ha visto in questi mesi una nazione intera ammirare la sua arte celebrata attraverso mostre ed eventi in tutta Italia. Quello che resta un campo ancora da esplorare nella sua complessità è l’influenza avuta dal suo approccio libertario ed emancipato sulle generazioni di creativi.

È questo ciò cui si propone di dare un contributo la mostra “Golpe. Io so dedicato a Pier Paolo Pasolini”, che individua decisivi segnali nell’opera di quattro artisti italiani attivi su diversi medium espressivi.

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Mantra di Rocco Dubbini

Elemento cardine della lezione pasoliniana è la convinta pratica della Libertà, vissuta dall’intellettuale e artista come elemento imprescindibile dell’esistenza. Da difendere anche a costo dell’ostracismo culturale e politico. O della frapposizione di ostacoli alla circolazione e all’accettazione delle sue idee e delle sue opere. Fino alle sofferenze personali e alla morte.

Il titolo stesso del progetto, ideato da Giovanni Gaggia e Rocco Dubbini e curato da Massimo Mattioli, trae spunto da un celebre articolo di Pasolini pubblicato sul Corriere della Sera, . Nell’articolo stracciava i veli d’ipocrisia su certe verità nascoste dietro a drammi che hanno segnato la storia italiana nei difficili anni ’70. Con ciò rivendicando la propria incomprimibile libertà d’intellettuale. Ma, al tempo stesso, inimicandosi larga parte dell’opinione pubblica e delle sfere politiche nazionali.

E ‘Golpe’ è anche il titolo dell’opera che per certi versi riassume il senso profondo del progetto espositivo, creata a quattro mani da Dubbini e Gaggia. In questo omaggio gliartisti evocano il ruolo della Marina Militare, che secondo molti si fece emblema libertario negando il proprio appoggio al Golpe Borghese.

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Golpe di Rocco Dubbini e Giovanni Gaggia

Foto di copertina: particolare dell’opera 1998 di Giovanni Gaggia – ph. Gianluca Terenzi.

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