La Commissione Europea, a Bruxelles, ha annunciato quali saranno i due progetti scientifici sui quali investirà circa 2 miliardi di euro nei prossimi anni: il grafene ed il cervello artificiale. Il primo è un materiale composto da un unico strato di atomi di carbonio, capace di condurre elettricità e calore. Nonostante sia estremamente sottile, è 100 volte più resistente dell’acciaio e promette di realizzare computer e tablet flessibili, cavi di collegamento Internet estremamente veloci, ma anche aerei leggerissimi.
Nel 2010 la sua scoperta ha fatto vincere il premio Nobel per la fisica a due ricercatori di Manchester, Andre Geim e Kostya Novoselov. A coordinare il lavoro sul rivoluzionario materiale sarà l’università svedese di Goteborg. Ma al progetto partecipano anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche e altri gruppi italiani, sia pubblici che privati.
Invece il “Progetto cervello umano” si basa sull’idea di simulare su un computer il funzionamento di questo nostro organo. L’iniziativa è condotta dal Politecnico di Losanna, ma coinvolge anche centri di ricerca e università italiane. L’obiettivo è usare un cervello di silicio per studiare l’origine di molte malattie come la depressione, il Parkinson e l’Alzheimer.