Grissini in via di estizione. Tempi duri anche per uno dei prodotti più sfiziosi del pre pranzo. Sempre più cari, nei ristoranti vengono tolti dalle tavole. Resistono quelli artigianali, realizzati sul momento ma in cucine di un certo livello.
Grissini, quando la tavola non è quella di una volta
Anche i gressini sono stati colpiti dalla crisi energetica e dal caro bollette. Addio a quelle bustine vicino al piatto in molti tavoli dei ristoranti. Una parte del coperto che ha caratterizzato soprattutto gli anni ’90. Secondo le stime condivise da uno dei protagonisti del mercato, la Vitavigor, nella ristorazione le vendite sono scese del 50% rispetto al 2019. La causa alla base di tutto, l’aumento delle materie prima del 2,3% al chilogrammo. Da considerare anche il cambio delle abitudini alimentari nel corso degli anni. Per molti neo salutisti che leggono gli ingredienti nell’etichetta sulla bustina, rappresenta un buon motivo per non consumarli. Se poi si aggiunge la pandemia, la loro scomparsa si è accentuata in maniera più rapida. Ne guadagna il famoso cestino del pane che nonostante tutto resiste e che anzi, diventa protagonista indiscusso nell’attesa della comanda. Un “must” ormai è il gesto di estrarre una fetta di pane per preparare i commensali al pasto.
Artigianale è meglio
Grissini artigianali ancora amatissimi. Per molti impreziosiscono le migliore tavole. Sono sempre più i ristoranti e le cucine di un certo livello che li propongono a tavola. Cucinati per l’occasione o appena sfornati per “scaldare” l’ambiente vengono serviti con gli antipasti. Presentati artisticamente su vasi di design o su panni caldi, accompagnati da un vassoio di pani aromatizzati, sono apprezzati e restano impressi nel momento conviviale. La tradizione millenaria della cucina italiana riesce così a proseguire in questo modo. Non più un semplice pane croccante e senza mollica facile da digerire. Anche l’occhio vuole la sua parte a discapito dei più piccoli che invece poco tollerano le spezie o il mix di farine utilizzato per crearli.
Leggi anche Fiori, spese raddoppiate e composizioni ormai un lusso
