Swap Party alla Cartiera Papale. Nel pomeriggio di venerdì 29 luglio, anche ad Ascoli Piceno si parla del “mercatino” in cui le persone si scambiano oggetti. Nello specifico capi d’abbigliamento e accessori di vario tipo, libri e piccoli pezzi di arredamento.

Swap Party, anche ad Ascoli le persone si scambiano oggetti

Anche Ascoli Piceno protagonista di uno di quei luoghi temporanei che propongono scambi senza l’uso di contanti. Da non confendere con un “mercatino delle pulci”. E’ una festa, un luogo dove socializzare e passare ore divertendosi.  Quello che piace o è piaciuto e che non si riesce a donare, lo si può utilizzare come leva per ottenere e dare una seconda opportunità a oggetti o capi di appartenenza altrui. Alla base di tutto infatti c’è lo scambiare (to swap). Il principio è quello della condivisione che può culmiare nello scegliere di donare la merce non scambiata ad una onlus locale come iniziativa solidale.

Questo tipo di iniziativa è nata in tempi recenti. In Amarica si è diffusa come conseguenza indiretta della Grande Recessione del 2008. Da New York fino a diffondersi a tutto il mondo. La tendenza a swappare (scambiarsi oggetti) è comunque antecedente. Negli anni settanta esistevano pratiche simili, basate sulla condivisione e sul riutilizzo.

Come organizzare uno Swap Party

Per la buona riuscita di un mercatino del genere, fondamentale un posto facilmente raggiungibile, ma vanno sempre bene anche una casa o una sala. L’importante è avvisare e condividere l’evento sui social network. Una volta fatto ciò e allestito i supporti per ospitare il materiale, obbligatorio controllare che quest’ultimo deve essere nuovo o in ottimo stato. Controllato tutto si procede a una sorta di catalogazione. Tutti i partecipanti portano infatti con sé un certo numero di capi che poi vengono divisi in categorie. Ad ogni capo viene assegnato un cartoncino colorato su cui viene indicato il valore di scambio. Non resta quindi che accordarsi l’uno con l’altro sullo scambio.