Scorfano d’Oro: oggi – venerdì 10 giugno 2022 – si è decisa la bruttura dell’anno per la città di Ascoli Piceno.
La gara è stata indetta da Ascoli Nostra, associazione attiva in città e nel territorio da quasi 30 anni. A contendersi il podio scorfani di Ascoli, segnalati liberamente dai cittadini nel corso dei mesi passati.
Scorfano d’Oro: i vincitori
L’edizione 2022 dello Scorfano d’Oro di Ascoli Nostra vede due vincitori salire sul podio: il mediatico ma in realtà non transitabile Ponte di Cecco e l’abbandonata Fontana di Viale de Gasperi. Per quel che riguarda il Ponte di Cecco la realtà, fatta di contenziosi e di erba troppo cresciuta, è molto differente dalle riprese televisive. Allo stesso tempo, la Fontana di Viale de Gasperi, in cemento grezzo, inaugurata e spenta subita dopo, non è un ottimale presentazione per chi cammina lungo il viale destinato all’accoglienza dei turisti.
Seguono, rispettivamente al secondo e terzo posto, la scrostata parete laterale dell’edificio che fa angolo tra la centralissima Piazza del Popolo e Corso Mazzini e le colonnine del portale della Chiesa di San Francesco, che a causa dell’incuria e dell’inciviltà si stanno deteriorando sempre più. Entrambi certamente non un buon biglietto da visita per una piazza che è stata definita più volte salotto d’Italia.
Scorfano d’Oro: di cosa si tratta
Siamo alla seconda edizione dello Scorfano d’Oro. Si tratta di uno storico premio indetto dall’associazione Ascoli Nostra, che con ironia denuncia le brutture di Ascoli Piceno, suggerendo spunti per migliorare.
Durante la cerimonia di premiazione i proprietari o i responsabili dei quattro scorfani maggiormente votati riceveranno una scultura rappresentante lo scorfano dipinto d’oro, d’argento o di piombo, secondo la classificazione ottenuta. La data non è ancora stata fissata.
Le altre brutture in gara
Gli Scorfani in gara erano in totale 37, tra brutture pubbliche e private.
A fianco a vecchie glorie, come la messa in sicurezza di Via Manilia, ormai divenuta permanente e già premiata Scorfano dell’anno nel 1995, sono state segnalate diverse novità. Ad esempio la porta scardinata ormai da quattro anni della Torre del Cucco o il portone di Via dei Bonaccorsi, con la famosa scritta “Sigismundus”.
Si passa anche per opere apparentemente minori, ma che di certo non fanno fare alla nostra Ascoli bella figura, specie agli occhi di un visitatore. Si parla dell’uso selvaggio a scopo di affissione delle bacheche turistiche, delle tante fontane abbandonate o delle tettoie abusive che ostruiscono le strette rue del centro. Senza dimenticare i balconi del centro storico o i cartelloni in Viale de Gasperi, punto di approdo per la stragrande maggioranza dei turisti. O il volantinaggio selvaggio accompagnato dalle bacheche abusive e dalle serrande imbrattate.
Purtroppo, i problemi da risolvere in città restano numerosi. Dalla deteriorata loggia dei mercanti al degrado dell’intera area dell’Annunziata. E come dimenticare l’area antistante al Forte Malatesta, scambiata per discarica?
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