FERMO – Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand arriva a Fermo stasera alle 21 e domani pomeriggio alle 17 al Teatro dell’Aquila con Alessandro Preziosi nella doppia veste di protagonista e regista al Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand. La traduzione e l’adattamento è di Tommaso Mattei. Sul palco insieme a Preziosi anche Benjamin Stender, Veronica Visentin, Massimo Zordan, Emiliano Masala, Marco Canuto, Luigi Di Pietro, Francesco Civile, Gianni Rossi, Salvatore Cuomo, Sara Borghi, Natasha Truden, Giannina Raspini, Bianca Pugno Vanoni. Le scene dello spettacolo sono di Andrea Taddei, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Valerio Tiberi e le musiche di Andrea Farri. La collaborazione artistica e i movimenti scenici sono di Nicolaj Karpov.
LA COMMEDIA – Cyrano è una commedia tenera e romantica, con protagonista il celebre poeta e spadaccino innamorato della bella Rossana, capace di gridare e di piangere con eguale convinzione. Cyrano de Bergerac è uno scontroso spadaccino dal lunghissimo naso, scrittore e poeta in bolletta dall’irresistibile vitalità. Leggendaria la sua abilità con la spada, almeno quanto la sua passione per la poesia e per i giochi di parole, con i quali ama mettere in ridicolo i suoi nemici, sempre più numerosi grazie al suo carattere poco incline al compromesso e al suo disprezzo verso potenti e prepotenti.
ALESSANDRO PREZIOSI – Per l’attore, Cyrano de Bergerac è una commedia sulla “inadeguatezza” e sulla epicità sentimentale delle grandi personalità rispetto al comune sentire dell’amore, dell’amicizia e rispetto alla coerenza con la quale compiere, in un labirinto di scelte, la più giusta per sé e per i propri valori. Lo spadaccino, è un personaggio che può agire liberamente per perseguire il suo sogno di essere amato attraverso qualunque mezzo, qualunque sotterfugio. Prosegue “In questo solo apparente gioco d’amore, ho fornito a Cyrano una messa in scena che permettesse di muovere come un burattinaio i personaggi e le loro dinamiche fino a darci l’illusione di una storia scritta all’impronta solo per noi pubblico; così nell’adattamento del testo e nella rispettiva traduzione, ho cercato di far coesistere la prosa e la poesia relegando i versi alessandrini ad un gioco lezioso e risolutivo di certe questioni e cercando invece di dare respiro alla travolgente dimensione poetica del testo che va dritta allo spirito e all’anima di una donna per il cui amore si è disposti anche a morire”.