Anche questa volta Elon Musk non ha deluso, nè se stesso nè i milioni di supporters e ammiratori sparsi per il mondo. L’ha detto e l’ha fatto: ha acquistato Twitter. Nonostante le resistenze iniziali dei vertici del social media più cool. Nonostante gli scongiuri del gotha dei social media.
Elon Musk e Twitter
Elon Musk è iscritto al social da giugno 2009 e negli ultimi tempi aveva cominciato a lanciare segnali. Di ironica critica, di interesse. Ma sempre più inequivocabili, per chi ha imparato a conoscerlo. E infatti la voce aveva iniziato a girare, prima sommessamente, man mano con forza maggiore: Elon vuole comprare Twitter. Poi è arrivata l’offerta ufficiale, quella delle settimane scorse. Esattamente nel suo stile: stile che l’establishment giudica sfrontato e impertinente, ma che in realtà fa parte del suo essere fuori dagli schemi. Fuori da “certi” schemi.
Dicevamo dell’offerta ufficiale. Il cda di Twitter ovviamente l’ha rifiutata con sdegno: Elon Musk, ma come si permette? Poi, la figuraccia: gli azionisti hanno fiutato l’affare e hanno esercitato una pressione tale che il cda ha dovuto fare un poco decoroso dietrofront e chiudere l’operazione. Operazione da 44 miliardi di dollari, pari a 54,20 dollari per ogni azione.
Twitter, a trattativa conclusa, ha fatto sapere che il cda ha approvato all’unanimità l’acquisizione da parte di Elon Musk poichè è “the best way”. L’operazione si perfezionerà entro la fine di quest’anno.
L’annuncio di Elon Musk su Twitter
Elon Musk ha dato l’annuncio su Twitter con questo tweet. Un vero e proprio manifesto.
“Free speech is the bedrock of a functioning democracy, and Twitter is the digital town square where matters vital to the future of humanity are debated. I also want to make Twitter better than ever by enhancing the product with new features, making the algorithms open source to increase trust, defeating the spam bots, and authenticating all humans. Twitter has tremendous potential – I look forward to working with the company and the community of users to unlock it.”
“La libertà di parola è il fondamento di una democrazia funzionante e Twitter è la piazza cittadina digitale in cui si dibattono questioni vitali per il futuro dell’umanità. Voglio anche rendere Twitter migliore più che mai perfezionandolo con nuove funzionalità, rendendo gli algoritmi open source per aumentare la fiducia, sconfiggendo gli spam bots e autenticando tutti gli esseri umani. Twitter ha un potenziale tremendo: non vedo l’ora di lavorare con l’azienda e la comunità di utenti per sbloccarlo”.
Elon Musk: la rivoluzione di Twitter che molti attendono
Le critiche degli utenti verso la gestione dei social sono all’ordine del giorno e trasversali. In particolare viene mal digerito e fortemente contestato l’esercizio continuo e invasivo di forme di censura verso chi non si allinea al cd. pensiero dominante. Forme di censura la cui colpa i vertici fanno ricadere sugli algoritmi, vertici di Facebook e Twitter in primis. Ovvio che, in una situazione così compromessa per la libertà di espressione, l’avvento di Elon Musk sia salutato come una liberazione.
Foto di copertina CC-BY-SA-4.0 https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Elon_Musk_Sunglasses.jpg
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