Rincari ormai insostenibili e difficoltà di reperimento dei materiali stanno ridimensionando drasticamente quella che in origine era stata accolta come una importantissima opportunità. Per le aree interne del Piceno e non solo.
In un quadro di per sé non del tutto rassicurante, le indicazioni dei principali gruppi bancari aggiungono incertezza. Il ventilato imminente stop all’acquisto dei crediti d’imposta legati ai bonus edilizi conferma le preoccupazioni della CNA Picena. Organizzazione che già nei giorni scorsi le aveva manifestate riguardo alle forti limitazioni per i soggetti autorizzati ad acquisire i crediti causate dalle continue modifiche normative.
“Si tratta dell’ennesima novità in tema superbonus che finisce per limitare l’efficacia dell’incentivo – spiega Francesco Balloni, direttore della CNA Picena. – Con ripercussioni inevitabilmente negative sia per le imprese coinvolte che per i cittadini, che rischiano di restare con il cerino in mano. È necessario individuare al più presto una direttiva univoca da seguire. Che non contempli continui stravolgimenti al pacchetto normativo, in modo da scongiurare un improvviso blocco dei cantieri”.
Superbonus, Cna Picena: estensione a 4 cessioni del credito
Con circa 2.000 richieste presentate nel Comune di Ascoli Piceno, di cui solo 400 già autorizzate dal 2021 a questa parte e ben 1.600 ancora in attesa di ottenere il via libera, dal punto di vista della CNA Picena l’estensione fino a quattro cessioni prevista nel decreto Energia attualmente in fase di conversione rappresenta un buon punto di partenza per riattivare il mercato. E per dare ossigeno alle imprese.
“Chiediamo alle istituzioni di varare strumenti e misure efficaci – spiega Arianna Trillini, presidente della CNA Picena. – Occorre arginare le rigidità del sistema bancario e consentire così alle nostre aziende di mettere in campo la loro professionalità per la ricostruzione. Un tema su cui il Piceno non può più permettersi di attendere oltre. Imprenditori e cittadini devono poter contare su prodotti finanziari fondamentali per poter portare avanti le operazioni. E sbloccare così un procedimento che ad oggi appare completamente ingessato”.
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