Scuola – No al dimensionamento scolastico basato solo sulla logica dei numeri. E’ questa la richiesta principale avanzata dall’assessore della Regione Marche Giorgia Latini al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. All’incontro online, anticipato di un giorno rispetto al previsto, hanno partecipato anche i presidenti delle Province marchigiane.
“E’ stato un momento di confronto molto importante – spiega l’assessore Latini – che dimostra l’attenzione verso le nostre richieste. Richieste che portano con sé tutto il carico di preoccupazioni di tanti cittadini marchigiani e, in particolare, di chi vive nelle aree interne e in quelle del cratere sismico, dopo la proposta fatta dall’Ufficio scolastico regionale di creazione di pluriclassi, perdita di autonomie scolastiche, soppressione e accorpamento di prime classi. Abbiamo ottenuto garanzie sul mantenimento dello stesso organico dell’anno precedente nonostante la diminuzione della popolazione scolastica.
Abbiamo ottenuto 766 posti in più rispetto a quelli che sarebbero stati assegnati in base al numero di iscritti”.
“Al ministro e all’intero Governo – continua l’assessore – abbiamo chiesto interventi legislativi che rispettino le peculiarità dei territori e non penalizzino il sistema scolastico. Abbiamo insistito sulla necessità di disporre di criteri per il dimensionamento scolastico compatibili con le esigenze dei territori e delle famiglie. E non dipendenti soltanto da meri calcoli matematici. Le Marche sono penalizzate da un’interpretazione della normativa che non tiene conto della sua conformazione territoriale, degli entroterra, dei piccoli Comuni. E dell’area del cratere”.
Nel corso dell’incontro, ciascun presidente di Provincia ha illustrato al ministro Bianchi i problemi che si determinerebbero nei rispettivi ambiti territoriali.
“Nostra premura – conclude la Latini – è evitare la perdita di autonomie scolastiche e su questo abbiamo avuto garanzie. Abbiamo anche insistito sul prolungamento delle deroghe concesse per il sisma 2016 e sulla necessità di evitare perdite di classi e plessi. I temi posti all’attenzione riguardano le peculiarità territoriali legate al fatto che la nostra Regione è costituita da tanti piccoli Comuni, ai mancati collegamenti infrastrutturali che obbligano le famiglie e i ragazzi ad affrontare lunghe e costose trasferte. Ma anche al sovraffollamento di classi nei Comuni più grandi, pure in presenza di alunni con disabilità, situazione che penalizza i percorsi educativi. Dobbiamo difendere la scuola ed evitare azioni incoerenti: con il PNRR e i fondi sisma stiamo intervenendo sull’edilizia scolastica e dobbiamo evitare che le strutture rimangano inutilizzate. Già entro questa settimana forniremo i dati sulle criticità per aggiornare il tavolo con il ministero nel corso della prossima”.
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