Sulla realizzazione del mega centro logistico di Amazon all’Interporto di Jesi interviene il consigliere regionale Fabrizio Cesetti, assessore al bilancio nella Giunta Ceriscioli. Cesetti è il primo firmatario dell’interrogazione presentata sul progetto dal gruppo PD a dicembre scorso.
Amazon: le considerazioni del gruppo consiliare PD
“Da tempo – scrive in una nota Fabrizio Cesetti – c’erano le avvisaglie che l’indifferenza della giunta Acquaroli potesse rappresentare un grave ostacolo alla realizzazione del Progetto Logistico di Amazon a Jesi. Tanto che, come gruppo assembleare, lo scorso 14 dicembre avevamo presentato un’apposita interrogazione a risposta scritta. Per manifestare la nostra preoccupazione. E per chiedere l’avvio di iniziative concrete volte a evitare che i dilatati tempi della negoziazione potessero determinare un passo indietro di Amazon.
In questi tre mesi non abbiamo ricevuto alcuna risposta, né da parte del Presidente né da parte degli Assessori competenti. Ma di sicuro la Giunta regionale non può dire che nessuno l’aveva messa in guardia dai rischi che si stavano delineando già dallo scorso autunno. Tra l’altro, consapevoli della delicatezza della questione e dell’importanza epocale del progetto per l’economia del territorio, avevamo scelto di non creare un caso mediatico. E di adottare un approccio collaborativo per trovare insieme le soluzioni più opportune. Purtroppo inutilmente”.
Il Pd, non avendo ricevuto a oggi risposta, ha chiesto la trasformazione dell’atto in risposta orale affinchè possa essere discusso nella prima seduta assembleare utile.
“Ecco perché – spiega Cesetti – il fallimento che appare oggi delinearsi con il passo indietro di Amazon, tanto clamoroso quanto imperdonabile, ha responsabilità politiche precise che ricadono interamente sulla Giunta Acquaroli. Non si tratta solo di incompetenza, conclamata dai fatti, ma anche di ignavia, tipica di chi, per arroganza e ideologismo, rifiuta il confronto sereno e proficuo con l’opposizione finalizzato a fare il bene comune dei nostri territori. Quell’arroganza però, ora, rischia di essere pagata pesantemente da cittadini e imprese con lo sfumare di un’opportunità storica e senza precedenti, che avrebbe portato alla creazione di migliaia di posti di lavoro. Rilanciando la piattaforma logistica incardinata intorno al porto, l’aeroporto, l’Interporto e la grande viabilità. Riteniamo tuttavia che esistano ancora margini per recuperare la situazione. Da parte nostra, rinnoviamo ancora una volta la disponibilità a ogni collaborazione, affinché le Marche non perdano questa storica opportunità”.
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