Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su proposta del ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ha conferito ad Ascoli Piceno il titolo di “Città”.
Il decreto con il quale è stata assegnata l’onorificenza è stato consegnato dal prefetto Carlo De Rogatis al sindaco Marco Fioravanti questa mattina, presso la Prefettura.
“È un onore aver ricevuto questo titolo onorifico – ha dichiarato il primo cittadino. – Conferma quanto la storia, l’arte e le tradizioni ascolane siano un bene prezioso riconosciuto a livello nazionale e non solo. Il titolo di Città è un ulteriore tassello nel grande mosaico che ci vede tra le dieci candidate a Capitale italiana della cultura 2024. Un passaggio istituzionale dovuto per la nostra Ascoli e per tutta la comunità”.
Il conferimento è arrivato dopo la delibera del consiglio comunale dello scorso dicembre, che approvava l’avvio della procedura. Ad essa ha fatto seguito il parere favorevole del prefetto, Carlo De Rogatis.
“Il titolo di Città può essere concesso ‘ai Comuni insigni per ricordi, monumenti storici e per l’attuale importanza’– ha spiegato il segretario generale Vincenzo Pecoraro. – E Ascoli, certamente, rientra in questa categoria. In passato avevo curato le procedure per l’ottenimento dell’onorificenza anche in altre amministrazioni e con Ascoli questo traguardo è stato raggiunto in tempi brevissimi. La relazione che ha accompagnato l’istanza ha raccolto tutte le informazioni attinenti alla geomorfologia del territorio e alla felice collocazione. Fattori che rendono questo comune una meta appetibile per chi voglia godere della natura, ma anche delle bellezze artistiche e architettoniche”.
Il documento approfondisce le tematiche storiche fino ad arrivare ai giorni nostri, sviluppando parallelamente i temi dell’economia, del turismo e dell’artigianato. Nell’occasione, il prefetto ha espresso le proprie congratulazioni sottolineando l’importanza del titolo conferito.
Nel prossima seduta del Consiglio Comunale, si terrà una cerimonia ufficiale di consegna alla presenza del Prefetto Carlo De Rogatis.
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