Vigili del Fuoco in carenza di organico. In Italia c’è solo 1 pompiere in servizio ogni 16mila abitanti. Gli standard europei ne prevedono 1 ogni 1.500 abitanti.Il sindacato Usb denuncia una situazione al limite.
Vigili del Fuoco, sempre più difficile garantire soccorsi rapidi
Il Sindacato Usb dei Vigili del Fuoco denuncia una situazione ormai al limite. Sono sempre più a rischio e difficili interventi e soccorsi rapidi. Una situazione drammatica e una carenza d’organico diventata ormai cronica, sia a livello nazionale che a livello regionale. La richiesta dell’Usb è di procedere con nuove assunzioni e soprattutto con la stabilizzazione dei precari già formati e da subito disponibili per essere operativi sul campo. Lo stesso sindacato ha anche lanciato anche una petizione popolare indirizzato al Senato e al Ministero dell’Interno, chiedendo interventi urgenti per coprire i vuoti d’organico.
Si registrano criticità quotidiane nelle varie caserme del territorio. Il personale di Soccorso in attività, spesso si trova a raddoppiare i turni di servizio di 12 ore continuative, quindi 24 ore continuative. Il tutto a causa della carenza di personale. Spesso, se impegnati in una chiamata di soccorso meno grave, la seconda richiesta di soccorso che potrebbe essere urgente, viene o posticipata oppure bisogna attendere l’arrivo della partenza da altre località della provincia o regione.
La situazione attuale
Con il riordino del C.N.VV.F. si è generato un fortissimo abbassamento degli Standard di Soccorso. Aumentano i tempi di risposta di intervento verso i cittadini e soprattutto si registra un eccessivo ridimensionamento delle attività e delle competenze. In Italia l’organico dovrebbe essere portato per mantenere gli Standard minimi a circa 60 mila unità permanenti su tutto il territorio nazionale. Il numero di unità attuali invece è di 26.932. A ciò si aggiunge che molti VV.F. operativi sono impegnati non direttamente con il soccorso alla popolazione ma in ufficio, magazzini, leggi speciali, aeroporti. Gli operativi in strada sono quindi meno della metà del dato riportato in precedenza.
