Confartigianato Trasporti lancia l’allarme: c’è il rischio concreto che sia più conveniente spegnere i motori anziché continuare a viaggiare. Il settore conta, nelle Marche, 4.000 imprese con oltre 12.000 addetti
Marche: parlano i vertici di Confartigianato Trasporti
“Quello che si è abbattuto sul mondo dell’autotrasporto – spiega Elvio Marzocchi, presidente di Confartigianato Trasporti Marche – è un ciclone spaventoso. Il malcontento è diffuso tra le imprese del territorio. E sta generando fenomeni di rabbia che rischiano di sfociare in proteste incontrollate”.
“C’è il rischio concreto che sia più conveniente spegnere i motori anziché continuare a viaggiare – prosegue il Presidente. – Ora però la situazione è allarmante. Tanto che Confartigianato Trasporti ha deciso lo svolgimento nelle prossime settimane di una serie di manifestazioni unitarie di autotrasportatori su diverse aree del territorio nazionale. Iniziative che, in assenza di impegni precisi da parte del Governo, non potranno che essere propedeutiche ad azioni di autotutela della categoria. Non esclusa la proclamazione di un fermo dei servizi”.
“Il settore è fondamentale per l’economia”, ribadisce Giampaolo Calcabrini, vicepresidente di Confartigianato Trasporti Marche e membro del comitato di Presidenza nazionale. “Nel nostro Paese – spiega – oltre l’80% delle merci viaggia su gomma. E i nostri mezzi anche nelle fasi peggiori della pandemia hanno continuato a viaggiare garantendo l’approvvigionamento dei beni primari.
Autotrasporto: i numeri della crisi
Migliaia di operatori sono da un anno e mezzo alle prese con il rincaro dei carburanti. Rincaro che negli ultimi mesi ha viaggiato ‘a mille’ e non accenna a fermarsi.
Gli aumenti vertiginosi delle materie prime, di luce e gas, infatti, riguardano anche il gasolio per autotrazione, che è ancora largamente il carburante più diffuso. Ma anche l’additivo AdBlue per i veicoli più moderni e il GNL (gas naturale liquefatto).
Si parla di aumenti generalizzati di oltre il 25% in un anno, mentre il GNL è triplicato passando da 0,90 al Kg a 2,3/2,7 al Kg.
Autotrasporto: le richieste di Confartigianato e Unatras al Governo
Confartigianato Trasporti e Unatras hanno chiesto al Governo un intervento urgente che stemperi la tensione. E che favorisca le condizioni per una soluzione dei problemi.
Hanno chiesto, in dettaglio, provvedimenti economici di sostegno alla categoria, quali crediti di imposta per i maggiori costi sostenuti per i carburanti. Operazione possibile attingendo al ‘tesoretto’ che ha incassato il Fisco sull’Iva pagata per le accise.
Inoltre hanno chiesto la previsione di un meccanismo di adeguamento automatico per l’aumento del gasolio e
la ripubblicazione aggiornata dei costi di esercizio che gravano sugli autotrasportatori.
Ma anche l’apertura del tavolo di lavoro permanente sulle regole di settore. Per un’analisi approfondita dell’impatto delle nuove norme comunitarie in tema di accesso al mercato, le semplificazioni burocratiche e la revisione degli onerosi obblighi formativi per contrastare la carenza di conducenti.
Leggi anche Confartigianato: rincari insostenibili il Governo intervenga