ANCONA – Aumento a due cifre per il made in Marche sulle tavole mondiali, con una crescita del 15 per cento delle esportazioni. È l’analisi di Coldiretti Marche sulla base dei dati Istat sul commercio estero relativi al terzo trimestre del 2012.
I DATI – Nei primi nove mesi dell’anno il valore dell’export agroalimentare ha raggiunto quota 230 milioni di euro, con oltre 360 milioni di chili di cibo, e si stima che per la fine dell’anno arrivi fino a quota 300 milioni di euro. Se l’Europa continua ad essere la principale meta dei nostri prodotti (circa i due terzi del totale), un vero e proprio boom si registra sui mercati asiatici, dove il valore delle esportazioni è addirittura raddoppiato, arrivando a quota 58 milioni di euro, rispetto ai 29 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Un segnale importante, sottolinea Coldiretti, considerato che si tratta di Paesi emergenti con grandi margini di crescita per l’affermazione del cibo marchigiano. Tra i singoli prodotti, si conferma il successo all’estero della dieta mediterranea. L’olio fa segnare un aumento record del 32 per cento, seguito dal vino, che si conferma il prodotto più esportato (+14 per cento), dalla frutta (+ 6,5 per cento), mentre le esportazioni di pasta fanno registrare una sostanziale tenuta (+0,4 per cento).