Auto e incentivi, rimandato il rifinanziamento dell’ecobonus. Il caro-bollette sta assorbendo buona parte delle risorse a disposizione dell’erario. Al momento non ci sono margini di manovra. Appuntamento rinviato di qualche mese.
Auto, incentivi rimandati
Gli incentivi auto rimandati ancora una volta. Questa volta la causa dipende dall’assorbimento di risorse per fronteggiare il caro-bollette. I fondi pianificati al settore, per un ammontare di 450 milioni di euro, non ci sono. Dal Consiglio dei ministri un’altra fumata nera al rifinanziamento dell’ecobonus, avanzato stavolta dal ministero dello Sviluppo economico. La loro istituzione potrebbe essere rimandata di qualche mese.
Non si esclude un nuovo rifinanziamento dedicato all’automotive, nel breve termine. Le indicazioni del ministero però sembrerebbero spostare il piano incentivate non solo alle auto elettriche, ma anche tutti gli altri sistemi di alimentazione. Le agevolazioni saranno riservate per l’acquisto di auto a basse emissioni, ossia meno di 135 g/km di CO2, Nello specifico per autovettura con prezzo di listino inferiore a 40 mila euro acquistate entro la fine del 2022.
Ecobonus cicli e motocicli
Dal 13 gennaio scorso sono riaperte le prenotazioni per ciclomotori e motocicli. I concessionari possono già accedere alla piattaforma del Mise per prenotare le agevolazioni. Lo stanziamento complessivo è di 150 milioni di euro, pari a 20 milioni per ciascun anno dal 2021 al 2023 e 30 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026. Il contributo è rivolto a coloro che acquistano un veicolo elettrico o ibrido.
Idea Diesel 7
Sul mercato è pronto a debuttare un nuovo motore termico, a gasolio, euro7. Ad annunciarlo Stellantis che dopo il brutto colpo in borsa e la discesa delle azioni, tiene alta l’attenzione proponendo un nuovo motore, il nuovo motore diesel “Fiat”. Carlos Tavares, capo di Stellantis, manifesta nuovamente il proprio scetticismo verso una transizione all’elettrico. Sia sull’impatto ambientale dei veicoli elettrici oltre che alla problematica legata al costo di acquisto di questa tipologia di vetture. L’uscita di scena dei motori termici porterebbe a conseguenze critiche alla gestione sociale legata al lavoro.
