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La Polizia di Stato è sempre in prima linea nel servizio ai cittadini. A dimostrazione di ciò, la Questura di Ascoli Piceno ha tracciato un bilancio dell’attività svolta nell’appena terminato anno 2021. Il documento, molto dettagliato, è interessante anche per acquisire una visione più completa del territorio e della comunità della provincia. Per tale ragione ne daremo conto ai nostri lettori, ma data la sua corposità lo faremo in più puntate.

Polizia di Stato: bilancio dell’attività 2021 della Questura di Ascoli Piceno. Premessa

Pur in presenza degli effetti della pandemia, l’attività della Polizia di Stato, sia di natura preventiva che repressiva, accompagnata dalla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, si è svolta senza sosta. E nonostante il personale abbia dovuto fare i conti con i contagi.

La Questura di Ascoli Piceno, in qualità di articolazione periferica del Dipartimento della P.S. del Ministero dell’Interno, è stato chiamata ad assolvere gli obiettivi dallo stesso prefissati. Naturalmente con il diretto contributo degli Uffici di Specialità: Polizia Stradale, Ferroviaria, Postale e delle Comunicazioni.

Polizia di Stato: gli obiettivi prefissati

Di seguito gli obiettivi fissati dal Ministero dell’Interno, recepiti dal Capo della Polizia e dal Direttore Generale della P.S. 

1) Consolidamento degli elevati standard sul piano dei risultati raggiunti per il contrasto alla criminalità organizzata nelle sue variegate manifestazioni.

2) Incremento delle attività di prevenzione e contrasto dell’immigrazione clandestina.

3) Rafforzamento dell’attività di contrasto all’eversione e al terrorismo fondamentalista, fenomeno di rilevante allarme sociale.

4) Espansione e consolidamento del quadro dei rapporti di cooperazione internazionale di polizia. Rapporti di carattere strategico e operativo, sul piano bilaterale, unionale e multilaterale nella lotta a tutte le forme di criminalità transnazionale grave.

5) Potenziamento delle misure operative per una costante azione di controllo del territorio e di tutela della sicurezza, in cooperazione con tutti i livelli di governo. Questo per corrispondere alla domanda di sicurezza che proviene dalla collettività. Ma anche per mantenere alto il livello di vigilanza, soprattutto nei settori più esposti alle cointeressenze criminali (infiltrazioni nell’affidamento di appalti pubblici) e verso fenomeni di grave allarme sociale (violenza di genere, contraffazione e abusivismo commerciale).

6) Attenzione costante alle strategie inerenti la sicurezza stradale con attualizzazione delle misure nei confronti delle aree cantieristiche e maggiormente vulnerabili.

7) Tutela della comunicazione via web, anche attraverso mirate iniziative, finalizzate al rispetto della legalità, all’osservanza delle regole ed alla consapevolezza dei comportamenti pericolosi e dei rischi connessi.

8) Consolidamento degli alti livelli di efficienza nei servizi a tutela dell’ordine pubblico e rafforzamento dei livelli della professionalità delle Forze di Polizia. Anche al fine di prevenire tensioni sociali e possibili incidenti nell’ambito delle manifestazioni sportive, con la ripresa dell’apertura al pubblico.

polizia di stato ascoli piceno

Polizia di Stato: la Questura di Ascoli Piceno

L’obiettivo principale, a livello locale, è stato quello di preservare e garantire le condizioni che hanno visto la provincia di Ascoli Piceno, nel 2020, permanere nei primi posti della graduatoria per reati e sicurezza. Graduatoria nella quale la provincia si è attestata al 27° posto della classifica generale qualità della vita stilata da Italia Oggi.

Di conseguenza, la Questura si è preoccupata di dare una adeguata e prioritaria risposta di carattere operativo: sia sotto l’aspetto della prevenzione sia per l’effettiva repressione di quei reati maggiormente presenti sul territorio. Tutti noti: lo spaccio, anche al minuto, di sostanze stupefacenti e gli altri reati predatori indotti dalla presenza di particolari categorie delinquenziali “trasfertiste”.

Inoltre è stata attiva nel contrasto all’immigrazione clandestina e al conseguente impiego di mano d’opera illegale. Una risposta da dare non solo agli interlocutori istituzionali ma anche, in primo luogo, alla cittadinanza e agli imprenditori che chiedono maggiore sicurezza.

Da sottolineare che l’attività di contrasto a questi fenomeni, con i necessari presidi e bonifica delle zone interessate, ha richiesto strategie operative aggiuntive mirate e parallele agli ordinari. Nonchè quotidiani servizi di controllo del territorio della Squadra Volante. 

Sono stati pertanto disposti servizi straordinari di controllo del territorio.

Servizi straordinari prestati con l’impiego coordinato di equipaggi di quest’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e delle articolazioni investigative Squadra Mobile e Digos (in abiti civili). Più elementi del Reparto Prevenzione Crimine, della Polizia Stradale e Postale.

Il servizio straordinario ha riguardato le vie del centro storico per Ascoli Piceno e del centro urbano per San Benedetto del Tronto. In entrambi i casi con particolare attenzione alle zone dove è maggiore la promiscuità tra cittadini e soggetti potenzialmente ascrivibili a contesti delinquenziali. Nonché di turisti soprattutto in occasione di mercati e fiere, luoghi di aggregazione giovanile e aree verdi frequentate dalle categorie più vulnerabili.

A ciò si sono aggiunti, la scorsa estate i servizi di prossimità effettuati con le e-bike nel centro storico di Ascoli Piceno. Le e-bike,  essendo efficaci ed ecologiche, si prestano perfettamente al territorio urbano ascolano, caratterizzato dall’architettura medievale ed alle sue caratteristiche “rue”.

Questura di Ascoli Piceno ed emergenza covid-19

Nessuna articolazione interna della Questura è rimasta estranea alle attività approntate per garantire il rispetto delle disposizioni da covid-19.

Il Questore è l’Autorità tecnica provinciale di Pubblica Sicurezza. A seguito dei numerosi e periodici Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza pubblica organizzati dalla Prefettura, ha elaborato:

a) l’azione di raccordo-coordinamento e il flusso informativo.

b) La definizione del quadro informativo generale e particolare.

c) L’attività informativa preventiva e l’analisi del rischio – il documento di “valutazione del rischio”.

d) La determinazione del teatro operativo: le aree di interesse strategico e gli obiettivi sensibili.

e) La definizione degli obiettivi e delle priorità di intervento.

f) L’analisi del contesto e l’individuazione dei fabbisogni (risorse umane e tecnologiche/strumentali a supporto delle Forze territoriali).

(continua)

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