Progetti di ricostruzione sociale ed economica, è corsa contro il tempo per i Comuni dell’area del cratere. Per Cna Marche, una sfida che potrà essere vinta soltanto se gli amministratori locali, le associazioni di categoria, le università e i professionisti privati sapranno immediatamente mettersi intorno ad un tavolo. Obbligatorio lavorare insieme in maniera intensa e spedita, con progetti tesi a qualificare le are interne e montane.
Ricostruzione sociale ed econimica, urge un tavolo di lavori
Gli 85 comuni marchigiani del cratere sismico sono chiamati a una corsa urgente contro il tempo. Entro la fine dell’anno devono presentare i progetti da finanziare con i primi 478 milioni di euro del Fondo complementare. Soldi stanziati per le aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016. Una ricostruzione non solo edilizia, ma anche economica e sociale. Progetti per la rigenerazione urbana e territoriale e per le infrastrutture viarie e ferroviarie dell’area appenninica. L’obiettivo è quello di procedere entro il 2022 all’appalto dei lavori. L’area del cratere, in quattro anni, ha perso 406 imprese, soprattutto agricole e commerciali. Sono scomparsi bar, edicole, attività culturali, palestre con conseguenze sul tessuto sociale e sulla qualità della vita.
Il segretario Cna Marche Otello Gregorini: “Si tratta di una sfida che i Comuni, specialmente quelli piccoli e piccolissimi, non possono vincere da soli, perché mancano risorse in termini di personale e competenze, e quelle poche devono seguire le numerose pratiche della ricostruzione edilizia, dei super bonus ed altre progettualità. Né saranno sufficienti le risorse del Fondo nazionale per la progettazione rivolte ai Comuni del sud e delle aree interne o la manciata di esperti affidati all’amministrazione regionale”.
Una sfida da vincere insieme
Per Daniele Salvi coordinatore del Team Sisma Marche Cna: “Mettersi intorno ad un tavolo e lavorare in maniera intensa e spedita, con progetti tesi a qualificare le are interne e montane. Nei primi mesi del nuovo anno verranno emanati i bandi rivolti alle imprese, al terzo settore e alla cooperazione finalizzati più specificamente agli investimenti di tipo produttivo nel segno della innovazione e della sostenibilità”.