Il presidente della locale sezione di Italia nostra ha indirizzato una lettera al sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti. Solleva, Gaetano Rinaldi, il tema della gestione di una piazza importante per la città come Piazza Arringo. Una piazza in cui tavolini sedie e ombrelloni sono arrivati “ad una occupazione francamente eccessiva degli spazi. Manca solo, per completare il quadro – si legge nella lettera – che per permettere il godimento di una posizione privilegiata, si arrivi a sistemare dei tavoli direttamente sul sagrato del Duomo cittadino nelle ore in cui il portone d’accesso alla Cattedrale è chiuso”.
La lettera è indirizzata per conoscenza anche alle associazioni culturali e di tutela.
La lettera del presidente di Italia nostra
“Nel lontano 2004 di fronte all’annunziata deprecabile intenzione di riaprire al traffico Piazza Arringo, Italia Nostra promosse, in collaborazione con le altre associazione culturali e di tutela cittadine, una raccolta di firme per evitare l’adozione di questo provvedimento. In poco tempo furono raccolte oltre 2000 firme che furono inviate al sindaco e al vice sindaco dell’epoca con l’appello a recedere dall’intenzione di riaprire al traffico la piazza.
Come è noto il preventivato provvedimento fortunatamente non venne adottato.
Rimaneva, peraltro, il problema di ridare vitalità ad uno spazio importante del tessuto urbano della città per evitare che si limitasse ad essere solo un pur eccezionale spazio metafisico, prezioso e quasi commovente per la sua monumentale conformazione, ma in pari tempo quasi privo di vita.
Così furono formulate numerose iniziative, indicate nella nota allegata, da adottare per fare in modo che la piazza diventasse un punto di riferimento fondamentale del tessuto urbano capace di contribuire ad esaltare con la sua presenza il prestigioso valore di tutto il centro storico.
Ebbene, di queste proposte una sola è stata accettata in maniera quasi plebiscitaria e cioè quella di “autorizzare l’occupazione di spazi per la sistemazione di tavolini ed eventuali ombrelloni da parte di esercizi del settore della ristorazione, purché nel rispetto degli indispensabili criteri di decoro che il luogo merita”.
Da niente, in realtà, si è arrivato ad una occupazione francamente eccessiva degli spazi. Manca solo, per completare il quadro, che per permettere il godimento di una posizione privilegiata, si arrivi a sistemare dei tavoli direttamente sul sagrato del Duomo cittadino nelle ore in cui il portone d’accesso alla Cattedrale è chiuso!
Per le altre proposte, invece, nulla è stato fatto.
In particolare vorremmo accennare alla proposta di prevedere a rotazione l’esibizione, almeno un giorno la settimana, possibilmente di domenica, della bande musicale del territorio, per allietare il pubblico consentendo in pari tempo la riscoperta di questa forma tradizionale di arte popolare, così come avviene con grande successo in alcuni paesi del centro Europa.
La banda, infatti, crea un’atmosfera di festa e allegria, infonde serenità, invita alla socialità. Non c’è bisogno di capire. Basta ascoltare e godere del flusso delle note.
Certo, l’ideale sarebbe sistemare nella Piazza una cassa armonica, di quelle tradizionali, che già di per sè crea un’atmosfera di festa. Ma forse questo sarebbe chiedere troppo. Sarebbe sufficiente sistemare, volta per volta, delle sedie dove far sedere i musicanti e una piccola pedana per il direttore del complesso. Quindi nessun intervento invasivo, solo il flusso delle note e la profusione di allegria e serenità.
E’ mai possibile che non si trovino poche risorse da corrispondere alle bande per coprire le spese vive dei complessi coinvolti nell’iniziativa?
Non rappresenterebbe questa iniziativa un tassello ulteriore per dare spessore e validità alla richiesta di far risultare vincente la candidatura di Ascoli quale capitale della Cultura?
Magari imprenditori illuminati, e ad Ascoli ce ne sono, potrebbero spontaneamente porsi come sponsor di questa bella iniziativa!
Certamente ne verrebbe un ritorno di immagine per loro e per la città e oltre tutto sarebbe un contributo fondamentale per la sopravvivenza delle bande musicali, che si basano solo sulla passione e l’entusiasmo dei loro componenti.
Il Presidente della Sezione
Gaetano Rinaldi
In allegato.
Elenco delle altre iniziative proposte per la rivitalizzazione della Piazza.
◊ Prevedere in alcuni periodi dell’anno e in particolare nei mesi più caldi la celebrazione della Santa Messa sul Sagrato del Duomo, in modo che tutta la piazza diventi un enorme luogo di culto, riempito di fedeli.
◊ Organizzazione di esibizioni di corali sul Sagrato della Cattedrale.
◊ Organizzare sul Sagrato della Cattedrale l’esibizione di gruppi teatrali per la recita di testi delle Sacre rappresentazioni e di tradizione medioevale.
◊ Organizzare pubbliche letture di testi poetici, per esempio i canti della Divina Commedia, prevedendone il commento e possibilmente accompagnando la lettura con l’esecuzione di brani musicali dell’epoca dei testi poetici.
◊ Organizzare l’esibizione di artisti di strada e della Compagnia dei Folli.
◊ Trasmettere nella piazza delle video conferenze.
◊ Organizzare nella piazza l’esposizione di opere d’arte di pittori e scultori, magari prevedendo la composizione delle opere direttamente sul posto.
◊ Consentire in un giorno della settimana, per un certo periodo e per evidente azione promozionale, l’ingresso libero ai musei che si affacciano sulla piazza con visite guidate assicurate da esperti.
◊ Studiare la possibilità di riorganizzare la tradizionale corsa a piedi da Porta Romana a Piazza Arringo.
◊ Consentire l’utilizzazione della piazza per l’esibizione di alcune tipologie di prodotti artigianali locali, evitando comunque la presenza di camioncini o di mezzi simili e l’occupazione di tutti gli spazi, in modo che sia sempre facilitato l’accesso al Duomo e ai Musei.”
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