Si è chiusa la quarta edizione del progetto “Laboratori territoriali di prevenzione del tumore al seno”: hanno partecipato più di mille persone di ogni età.
“L’obiettivo dell’iniziativa – spiega il presidente della Cooperativa DLM Sandro Tortella – è promuovere stili di vita corretti nella popolazione, in particolare in quella di sesso femminile. Obiettivo che viene perseguito attrvaerso una campagna di informazione e di azioni.
Vogliamo coinvolgere quante più donne possibile in modo da migliorare la qualità della loro vita. Vogliamo aumentare la consapevolezza dell’importanza della prevenzione riguardo la patologia del tumore al seno. Specie nel mese di ottobre, da sempre considerato il mese rosa. Vari studi scientifici hanno evidenziato l’importanza dell’attività fisica e sportiva come strumento di prevenzione di questa forma di tumore sia a livello preventivo, sia come contrasto alle cosiddette recidive. Gli studi in materia sono oltre 70.
Occorre parlare di più diquesta malattia di cui spesso si ha difficoltà solo a pronunciare il nome. Nonostante il fatto che con oltre 55 mila nuovi casi stimati nel 2020 in Italia, quello al seno è il tumore più frequente non solo nel sesso femminile, ma in assoluto”.
Il progetto si è sviluppato particolarmente nel periodo estivo con lezioni gratuite di yoga. Ma ha promosso anche la pratica di altre attività come zumba, taijiquan e qigong, ginnastica a corpo libero.
In questi quattro anni la Cooperativa DLM, ha realizzato le attività dell’iniziativa ad Ascoli Piceno, Folignano, Monsampolo del Tronto, San Benedetto del Tronto, Martinsicuro e Grottammare. Negli ultimi due anni, nonostante le restrizioni, c’è stato un netto incremento dei partecipanti che ha toccato la quota di 450 nel 2021.
I dati sul tumore al seno
“Statistiche alla mano – sottolinea Lucia Del Mastro responsabile della Breast Unit dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e Università di Genova – una donna su nove in Italia si ammalerà di cancro al seno nel corso della vita e nonostante i molti progressi fatti resta la prima causa di morte per cancro tra le italiane”. Anche nelle Marche i dati sono particolarmente allarmanti: in regione si ammalano circa 1.300 donne ogni anno.
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