Sono state presentate questa mattina durante una conferenza stampa le azioni che la Regione Marche metterà in campo per la rivalorizzazione e la promozione turistica, economica e sociale dei borghi.
“E’ una parte importante del nostro programma, quella incentrata sulla valorizzazione sociale, economica e urbana dei nostri centri storici e i borghi , considerati il luogo del nostro grande patrimonio della nostra regione. Purtroppo questa parte del nostro territorio, vivono una profonda crisi, dovuta allo spopolamento, alla carenza dei servizi, dalla mancanza di prospettiva, dall’incapacità di competere e dalla mancanza di una visione comune.
Con questa legge, incentrata sui borghi e sull’albergo diffuso, con l’iniziativa del Festival dei Borghi, vogliamo mettere in campo alcune iniziative, sia dal punto di vista economico che commerciale e artigianale, creando un grande circuito che possa essere venduto sui mercati nazionali e internazionali, che possa trainare una filiera che può lavorare e crescere e che sta rischiando di scomparire. Si tratta della filiera dello spettacolo e del patrimonio culturale, ma anche quella delle attività artigianali e commerciali, dell’agricoltura, del biologico e dei servizi. Laddove c’è un circuito che cresce ci sono servizi che possono essere venduti.
Si tratta di un’ iniziativa importante, di un’azione politica attraverso la quale vogliamo dare un’alternativa alla ricettività (alberghi, agriturismi, b&b) per valorizzare i centri storici come strumento importante per la destagionalizzazione del turismo con un circuito di luoghi interni al centro storico, crediamo fortemente che questa possa essere una proposta vincente e su questo lavoreremo nei prossimi mesi” ha spiegato il Presidente della Regione, Francesco Acquaroli.
Regione Marche, la iniziative messe in campo per rilanciare i territori
Tra le diverse azioni messe in campo per rilanciare i nostri territori una proposta di legge approvata dalla Giunta Regionale che mira a mettere in campo iniziative integrate di riqualificazione e valorizzazione dei borghi e dei centri storici delle Marche e la promozione e lo sviluppo della rete dell’albergo diffuso.
Un’iniziativa che mira non solo al rilancio della cultura e del turismo ma anche alla ripartenza economica e sociale nelle diverse aree del cratere, in tutte e cinque le province e che conterà sullo stanziamento di oltre 7 milioni e 800 mila euro di risorse provenienti dal bilancio regionale e destinati a interventi integrati che puntano sull’intersettorialità, attraverso la pubblicazione di un bando per il rilancio dei borghi, ma anche interventi di tipo settoriale destinati al sostegno dei commercianti e degli artigiani grazie alle risorse aggiuntive provenienti dall’Unione Europea.
L’assessore Giorgia Latini ha spiegato che “nella proposta di legge ci sono due articoli che parlano proprio di interventi culturali, per quanto riguarda le attività culturali, oltre al Festival dedicato proprio a questi territori, chiamato appunto Festival dei Borghi, ci sono azioni sinergiche studiate per valorizzare questi luoghi, anche attraverso le residenze artistiche, luoghi ideali per valorizzare questo patrimonio e che trovano la culla ideale nei borghi e considerate delle realtà adatte per creare una vivacità culturale”.
Parlando più nello specifico del Festival dei Borghi, il cui nome per caratterizzarlo sarà Marchestorie, “metterà in risalto i borghi, partendo dalle loro storie e dalle loro leggende per mettere in risalto l’identità culturale di questi luoghi e far sì che diventi una vera e propria attrattiva turistica oltre che culturale. La finalità è far lavorare tutto il comparto artistico marchigiano, ci saranno spettacoli dal vivo che coinvolgeranno le diverse compagnie che hanno sofferto tantissimo in questo periodo e creare quindi un’economia anche in ambito culturale.
La manifestazione di interesse verrà pubblicata oggi e i comuni avranno tempo fino al 21 Maggio per presentare le loro proposte e verranno coinvolti 20 borghi, anche se l’obiettivo è quello di coinvolgere più borghi possibili di anno in anno per far sì che diventi un simbolo, un’attrattiva della nostra Regione. La Regione metterà in rete questi territori in modo che diventino un punto di riferimento sia dal punto di vista nazionale che internazionale. Tutto ciò potrà contare sull’appoggio organizzativo dell’Amat e della Fondazione Marche Cultura . Questo è il primo atto concreto e visibile della legge sui borghi.”
Il Festival si svolgerà tra il 2 e il 19 Settembre e non ci saranno solo spettacoli dal vivo ma un coinvolgimento di tutti i soggetti culturali come le associazioni, le pro loco, le scuole, ma anche gli artigiani, dai produttori enogastronomici in modo tale da mettere in rilievo il borgo a 360° e tutte le proprie tipicità, le proprie storie e le proprie tradizioni.
ll vicepresidente Mirco Carloni ha aggiunto che “questa legge ha una visione olistica delle aree interne ed è la prima volta che viene fatta una legge “interattiva” e che tocca diversi settori. E’ un segnale importante che ci indica anche come deve essere svolta la funzione amministrativa del governo di un territorio. Una legge trasversale che ha una visione complessiva con cui viene mantenuto l’impegno che era scritto anche nel programma elettorale. Per quanto riguarda il mio settore, da diversi giorni sono aperte le iscrizioni per il distretto unico del biologico, che vedrà tutta la nostra migliore parte dell’agricoltura. Queste iniziative che mettteremo in campo vorranno essere un unico contenitore, per il rilancio economico e artigianale con l’apertura di nuove attività, il borgo informato e digitalizzato e la qualità gastronomica che da noi, risulta maggiore rispetto alle altre regioni. In questa logica, chi vorrà vivere e fare impresa nelle Marche, troverà la soddisfazione di tornare ad essere al centro di un territorio che non può solo rimanere bello ma deve essere anche sostenibile, quando parliamo di sostenibilità non la intendiamo solo ambientale ma anche economica”.
Andando più nello specifico, l’oggetto della proposta di leggi sarà la valorizzazione di questi territori e sarà destinato quindi a borghi, intesi come agglomerato edilizio urbano, alberghi diffusi e residenze diffuse.