Il Ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini ha incontrato a Palazzo Raffaello, il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, e l’Assessore alla ricostruzione Guido Castelli.
I temi affrontati durante la conferenza stampa sono stati quelli legati all’emergenza Covid e quelli della ricostruzione post- sisma.
“Il tema delle infrrastrutture è un tema centrale sia per la competitività dei territori e sia per la garanzia e la fruibilità dei servizi , come per esempio il collegamento tra le strutture ospedaliere . E ci sono le condizioni economiche che potrebbero essere sostenute da qualche agevolazione fiscale o di altro tipo che potrebbero essere ricondotte a manovre previste dalla Zes ( Zona Economica Speciale)”, ha affermato il Presidente Acquaroli.
Regione Marche, le tematiche affrontate
L’Assessore alla Ricostruzione, Guido Castelli ha illustrato la situazione relativa al sisma “Abbiamo sollecitato l’attenzione del Ministro Gelmini sul fatto che la questione relativa al terremoto non è solo una questione del cratere non è solo una questione delle Marche ma una grande questione nazionale.
L’attenzione che le chiediamo deriva proprio da questa constatazione ossia la terza Italia, l’Italia del Centro è in profondissima crisi ,come confermano alcuni dati dovuta in larga parte proprio dal terremoto, perché ha prodotto, dopo la crisi del 2008, il rimbalzo del 2012, e prima della pandemia, una situazione molto grave. La possibilità che il recovery plan possa essere gestito nella condivisione con una governance che impegni direttamente le regioni è il tema centrale che abbiamo sottoposto al Ministro”.
Il Commissario Legnini ha aggiunto che “la Ricostruzione del Centro Italia può dirsi non soltanto decollata ma transitata in una fase matura, nella quale inizia ad essere consistente il numero dei cantieri e anche il ritmo di approvazione delle pratiche.
Ma il tema sul quale siamo tutti convocati, è quello che riguarda la necessità di superare il dualismo antico tra ricostruzione e sviluppo, prima facciamo la ricstruzione e poi pensiamo allo sviluppo. Non ce lo possiamo permettere! I due aspetti quelli finalizzati a ricostruire e quelli invece finalizzati a far rinascere dal punto di vista economico e sociale questi territori, devono necessariamente camminare insieme. Le regioni hanno formulato delle proposte che mi auguro troveranno una risposta importante e positiva con le decisioni governative che ci saranno”.
Gelmini sull’emergenza Covid
“Acquaroli, legnini e Castelli mi hanno dato spunti e riflessioni importanti sul da fare in vista del Recovery Plan e del supporto che il Governo intende dare a questa regione e in generale al Cento Italia. In merito all’emergenza Covid, anche le Marche hanno pagato un prezzo altissimo con la pandemia, in questo anno drammatico ha pianto quasi 2800 vittime, ma oggi possiamo dire di vedere la fine di questo incubo perché, come ha detto nei giorni scorsi il Commissario Figliuolo, la regione sta facendo un grande lavoro in materia di piano vaccinale e visto che il Governo ha voluto sottolineare le priorità grazie alla suddivisione in categorie prioritarie come quelle degli over 80 e i soggetti fragili e i disabili gravi con i loro caregiver e da qui poi la scelta è stata quella per fasce d’età. In questa regione, più del 70% degli Over 80 ha già ricevuto la prima dose di vaccino e la metà di loro hanno già ricevuto entrambe le dosi, un dato per noi molto positivo, in quanto il tema delle riaperture andrà di pari passo sia con l’andamento dei contagi che attualmente sta migliorando e sia con la quantità delle persone maggiormente a rischio che sono state vaccinate”.
Rilancio sociale ed economico delle Marche
Per quanto riguarda l’emergenza sociale ed economica, in particolare la proposta della Regione Marche di una Zona Economica Speciale “è fondamentale il confronto tra Stato e Regioni ma anche con Province e Comuni attraverso la Conferenza Unificata che da tempo si riunisce sistematicamente, diventanto ormai un organismo centrale.
Do adito al Governatore Acquaroli che la regione si sta muovendo con grande senso di responsabilità provando ad imprimere un’accelerazione al piano vaccinale e sottolineo l’importanza del rispetto delle priorità, in quanto vaccinare quelle categorie vuol dire metterle in sicurezza e consentirci di riaprire nel più breve tempo possibile.
Questa è una settimana importante in quanto il Governo dovrà decidere sullo scostamento del bilancio per garantire un supporto all’economia, non dando solo l’assistenzialismo ma provare ad utilizzare le risorse del Recovery e quello dello scostamento, indirizzandole a quelle aziende e a tutte le realtà che versano in condizioni di fragilità per metterle nelle condizioni di potersi rialzare dalla crisi.
Il nostro compito è quello di collaborare con le regioni per colmare il divario Nord-Sud senza dimenticare le regioni del Centro Italia, perchè spesso parliamo di Nord e Sud dimenticando che c’è un’area del paese, come le Marche, che se lasciata sola non solo di fronte all’emergenza Covid ma anche del terremoto, se non si affrontano misure che non siano solo di mero assistenzialismo ma anche di rilancio , significa non interrompere quel processo di desertificazione e spopolamento in atto.
La parole di Acquaroli vanno ascoltate attentaemnte da parte del Governo e per questo si debbano approntare delle soluzioni comuni. Mi farò carico di un confronto con il Ministro Carfagna per la proposta di una Zes in un territorio che pur non avendo le stesse caratteristiche dei territori del Mezzogiorno ma che se viene abbandonato il rischio è che presto possa rientrare nei parametri tipici delle regioni del Mezzogiorno”.
Ricostruzione post-sisma
In merito alla ricostruzione post- sisma , “Il Ministro Legnini ha fatto un ottimo lavoro e credo che questo modello di semplificazione con una grande attenzione alla trasparenza e alla correttezza dell’azione, possa essere esportato e sul quale incardinare le risorse del Recovery Fund all’interno del quale è previsto 1 miliardo e 700 milioni da destinare alla ricostruzione. Il modello proposto dalla Regione Marche è quello di affiancare la questione prioritaria della ricostruzione una grande attenzione alle attività economiche e quindi anche alle infrastrutture. Per questo, parleremo con il Ministro Giovannini affinchè le infrastrutture fondamentali per imprimere un’accelerazione alla mobilità del centro Italia vengano messe in campo il prima possibile. Questa progettualità che riguarda sia l’emeregenza sanitaria che quella sociale ed economica, deve vedere da un lato una sensibilizzazione del tema delle infrastrutture e dall’altro valutare l’ipotesi di una Zes la quale la trovo un’idea brillante per poter intervenire per evitare di fare un salto all’indietro , senza dimenticare che questa regione ha avuto ed ha tutt’ora un tessuto manifatturiero di prim’ordine nonchè un’ambito turistico rilevante e usare le risorse del Recovery per tornare a produrre e mettere le basi per una ripartenza”.
Infine, la Ministra Gelmini in conclusione, “Vado via da qui, con la consapevolezza che da un lato la Regione sta facendo un gran lavoro sul versante dei vaccini anzi il Premier Draghi sta alzando la propria voce in Europa affinchè ci sia abbondanza dei vaccini, oggi le Regioni sono giunte da 180.000 al giorno a 300.000 dosi, l’obiettivo è arrivare a 400.000, dall’altro il Governo deve costruire una pianificazione interagendo con le Regioni per fare del Recovery Fund non un’opportunità perduta bensì da cogliere sul versante della programmazione entro il 30 Aprile e poi in fase di attuazione per gli enti locali dopo il 30 Aprile. E quindi il rilancio industriale, quello infrastrutturale e l’ipotesi di una Zes nel territorio sono tre indicazioni individuate da Acquaroli che debbano essere colte dal Governo così come l’intesa con le regioni distrutte dal sisma deve essere condivisa dal Ministero delle Finanze per imprimere un’accelerazione e gettare le basi per un rinascimento economico”.