Le Marche brillano per il cinema e le serie tv, ma anche per il grande talento dei giovani registi che danno vita ad opere di straordinaria qualità. Un successo riconosciuto anche dalla giuria di Cortinametraggio che nei giorni scorsi ha premiato gli autori marchigiani.
Marche: i progetti vincitori del Bando di sostegno agli audiovisivi
“Con piacere – dice Andrea Agostini, presidente di Fondazione Marche Cultura, Marche Film Commission – annunciamo i nomi dei vincitori del bando 2024 nella sezione documentari, cortometraggi e format. Sono dodici progetti di cui dieci documentari e due cortometraggi. Siamo convinti che questi progetti porteranno un nuovo slancio alla nostra industria cinematografica e contribuiranno a raccontare le storie uniche delle Marche. Proiettando il nostro territorio sulla scena nazionale e internazionale”.
Questi i titoli di documentari e cortometraggi che riceveranno il sostegno di Fondazione Marche Cultura-Marche Film Commission.
• “Il mondo di Jimmy Fontana” di Daniele Lianka Carlevaro, prodotto dalla Mawi Srl
E’ un documentario appassionante che racconta la vita e la carriera di uno dei grandi della musica italiana: Jimmy Fontana, instancabile performer quasi antidivo. La sua vicenda è anche una finestra sugli anni 60. Oltre il ritratto di un mondo lontano e un tributo ad un grande del passato, il film è la riscoperta di un’eredità artistica che risuona nel presente.
• “CR1 – Costantino Rozzi” di Carlo Puca, prodotto Master Five Cinematografica Srl
E’ un documentario che esplora la vita di Costantino Rozzi, leggendario presidente dell’Ascoli Calcio. Figura iconica non solo nel mondo dello sport ma anche imprenditore determinante per la trasformazione della città.
• “Stelvio Massi: passione e disincanto” di Danilo Massi (figlio di Stelvio Massi) e Claudio de Pasqualis, prodotto da Magda Film Srl
Stelvio Massi, originario di Civitanova Marche, è stato il regista d’azione per eccellenza nel cinema italiano degli anni Settanta. Ricordato come il Don Siegel italiano, il suo cinema è riuscito a raccontare, con un senso del ritmo a tutt’oggi ineguagliato, il progressivo inurbamento dell’Italia, le periferie e una nuova criminalità che si andava affermando in quegli scenari.
• “Le cartare di Fabriano” di Francesca Muci, prodotto da Alfa Multimedia Srl
A Fabriano, già celebre dal 1200 per la produzione della carta, la famiglia Miliani ha riunito sotto il suo nome tutte le cartiere della zona, dando vita a un’unica grande impresa: la Cartiera Miliani Fabriano. Un modello di welfare che ha dato lavoro soprattutto alle donne del luogo, riscattandole dalla miseria e dalla povertà. E dando loro gli strumenti per potersi emancipare: dall’asilo nido alla scuola per le analfabete.
• “Vita di un uomo” di Massimo Popolizio e Mario Vitale prodotto da Anele Srl
E’ un viaggio nel processo creativo di Massimo Popolizio, regista e attore che riscopre sé stesso e la sua rinnovata capacità di inventare storie grazie alla sensibilità di uno dei più grandi poeti italiani, Giuseppe Ungaretti. Lo fa nella terra che è stata la culla della poesia italiana dando i natali a Giacomo Leopardi.
• “Portosacro” di Michele Formica prodotto da Goofy Srl
La storia parla di una squadra di portuali di Ancona che scaricano un container dalla nave. Durante l’ispezione, viene rivelato il suo contenuto: una meravigliosa auto sportiva giapponese. Fausto, gruista trentacinquenne, rimane fulminato da quella vettura, che diventa per lui un’ossessione.
• “I Game You” di Laura Viezzoli di Ancona, prodotto da Ladoc Srl
Esiste ancora un mondo reale? La domanda è il filo conduttore di questo documentario noir che entra in un mondo di incubi, allucinazioni e fantasmi. E’ un viaggio alla riscoperta di un sé diverso, all’interno della mente della protagonista, attraverso il contatto con i lati più oscuri e imprevedibili dell’essere umano.
• “La bascula e i valori. Aristide Merloni una vita tra impresa e territorio” di Gianluca Rame, prodotto da Clipper Media Srl
La famiglia e la fede come valori, il lavoro e la politica come stili di vita. Su questi cardini Aristide Merloni ha costruito la propria esistenza ed il successo di una fabbrica simbolo dell’imprenditoria italiana. Una storia che si fa metafora del legame che in Italia lega religione e famiglia, politica e imprenditoria. Elemento centrale del racconto è la bascula, grande bilancia per la pesa, strumento che rappresenta la storia imprenditoriale ed umana di Aristide Merloni.
• “La creatura di Pretare. Il controverso caso Caponi” di Massimiliano Sbrolla, prodotto da Zoofactory Srl
Nel 1993 a Pretare di Arquata, nella provincia di Ascoli Piceno, Filiberto Caponi dichiara di aver immortalato un alieno. Le immagini crearono panico in Italia e curiosità all’estero. Dopo più di 30 anni, il caso Caponi è ancora tema di discussione: un perfetto inganno o veramente, in terra marchigiana, è avvenuto quello che in nessuna parte del mondo è mai accaduto?
• “Nelle Marche con Enrico Mattei” di Davide Lomma, prodotto da Emotions In Music
Il documentario racconta Mattei e le Marche, un uomo e un popolo, uniti da una straordinaria sintesi di cultura e di modernità, di passato e di presente, di identità e di cambiamento. Ma soprattutto narra dei valori marchigiani che Mattei ha sempre espresso nel suo operato: riservatezza, serietà e impegno, perni di una identità viva e piena di slancio.
• “Il grande volley – Un anno con la Lube Civitanova” di Manuele Mandolesi, prodotto della Schicchera Production Srl
La Superlega italiana di pallavolo è senza dubbio il torneo nazionale dal più alto tasso tecnico e sportivo. Tra le squadre più famose e titolate del campionato il team Lube Volley è una delle realtà sportive italiane più interessanti e vitali. Un racconto sportivo e umano assolutamente inedito per la pallavolo, fatto di allenamenti, sfide, ma anche del dietro le quinte, con le storie dei protagonisti del team della Lube Volley.
• “Don Emilio” di Paolo Sponzilli prodotto da Prince
Il documentario racconta la storia di Don Bonanti, pastore di riferimento della curia di un piccolo borgo marchigiano che decide di costruirsi il robot-prete Don Emilio. Un’ iniziativa che tra scetticismo e curiosità, rianima la religiosità collettiva.
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