Il Consorzio Vini Piceni sarà tra i protagonisti del Tartufo Nero Festival, in programma dal 24 al 26 gennaio 2025. Il vino avrà un ruolo di primo piano grazie al contributo del Consorzio, coinvolto in una serie di appuntamenti.
Festival Tartufo Nero 2025 e i vini piceni
Il primo incontro, dal titolo “Comparazione enogastronomica dei territori del Piemonte e delle Marche”, vedrà un confronto tra due territori ricchi di tradizioni enologiche e culinarie. La conversazione sarà guidata da Andrea Gori, giornalista e scrittore che converserà insieme a Walter Massa, vignaiolo di Monleale (AL) noto ambasciatore del vitigno Timorasso, insieme Simone Capecci, presidente del Consorzio Vini Piceni. Il dialogo esplorerà le analogie tra i Colli Tortonesi e il Piceno, due aree meno conosciute ma di grande valore, accomunate da una forte vocazione turistica legata allo slow living e ai prodotti tipici, come il tartufo bianco di San Sebastiano nel tortonese ed il tartufo nero di Roccafluvione nel Piceno.
l talk approfondirà come il tartufo e il vino possano collaborare per rafforzare l’identità territoriale e attrarre un turismo sostenibile. Vini come il Derthona Timorasso e la Barbera dei Colli Tortonesi saranno messi a confronto con il Rosso Piceno e l’Offida Pecorino, evidenziando come entrambe le regioni offrano esperienze enogastronomiche autentiche e apprezzabili in contesti naturali e storici di pregio.
Il secondo appuntamento sarà dedicato all’abbinamento tra vino e tartufo, nell’incontro “Truffle Pairing”, guidato da Beppe Convertini, volto noto della tv, insieme a Armando Falcioni, direttore del Consorzio Vini Piceni, giornalisti e sommelier si confronteranno coinvolgendo il pubblico per per individuare le migliori combinazioni rispondendo alla domanda: quale vino si abbina meglio al tartufo e come cambia il vino al variare di piatti e ricette? L’incontro offrirà l’occasione di scoprire come questi due prodotti straordinari possano esaltare vicendevolmente le loro caratteristiche gustative, contribuendo a promuovere insieme la cultura gastronomica dei territori di origine.
Attraverso questi eventi, il Consorzio Vini Piceni dimostra il suo costante impegno nella valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche marchigiane, evidenziando come il vino non solo arricchisca l’esperienza del gusto, ma possa anche rappresentare un motore di sviluppo turistico e culturale per le Marche, in particolare per le arre dell’entroterra meno conosciute.
“Ringrazio la Camera di Commercio delle Marche per questa nuovo opportunità – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Tutela Vini Piceni Simone Capecci – segno di questa forte sinergia tra i due enti che, sono certo, avrà a breve anche ulteriori sviluppi. Questa è anche l’occasione per dimostrare che per promuovere le nostre eccellenze non occorre sempre svalicare o superare confini nazionali o europei. Talvolta abbiamo dei grandi tesori in casa e possiamo farli apprezzare, a partire dai consumatori di casa nostra che possono rappresentare i nostri migliori ambasciatori. La lodevole iniziativa del comune di Roccafluvione indica come il territorio di appartenenza deve essere consapevole delle ricchezze, in questo caso enogastronomiche, che ha a disposizione.”
Il Consorzio di Tutela Vini Piceni
Il Consorzio Vini Piceni nasce nel 2002, con l’obiettivo di valorizzare la produzione enologica del Piceno che, negli ultimi anni, ha raggiunto numeri e risultati importanti. Ad oggi, la realtà del Consorzio è composta da 56 soci, tra aziende agricole e cantine picene, per un totale di circa 700 viticoltori coinvolti, e può vantare un vino DOCG, l’Offida, il DOCG più diffuso delle Marche, nelle tipologie Pecorino, Passerina e Rosso, e tre vini DOP, cioè il Rosso Piceno (anche nella tipologia Superiore), il rosso maggiormente prodotto nella regione, il Falerio (anche nella tipologia Pecorino) ed il Terre di Offida nelle versioni Passerina Spumante e Passito. Mediamente vengono prodotte circa 6 milioni di bottiglie .