Sono stati avviati i lavori di ricostruzione di Tufo, frazione di Arquata del Tronto distrutta dalla scossa di terremoto del 24 agosto 2016. Si tratta del primo esempio di ricostruzione complessiva post-sisma (comprensiva dei sottoservizi) che viene avviato nelle Marche. Il progetto unitario riguarda la ricostruzione privata e non interessa solo un edificio o un aggregato, ma tutta la frazione, i mini-condomini e le case singole.
Per i 13 aggregati di cui si compone Tufo, infatti, sono stati contrattualizzati un unico gruppo di tecnici e un’unica impresa.
Sisma 2016: partita la ricostruzione unitaria di Tufo di Arquata del Tronto
“Auspichiamo – commenta il Commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli – che ci siano tanti altri casi in cui potremo proporre questo tipo di intervento che viene realizzato a Tufo. Merita di essere evidenziato perché è un progetto unitario. Ovvero, tutti gli abitanti di questa frazione hanno avuto l’intelligenza di affidarsi agli stessi progettisti e alla stessa impresa. Così i lavori potranno essere fatti bene e presto. Ricordo spesso che la ricostruzione è una creatura viva che dipende da tanti fattori e uno di questi è la concordia perché, quando c’è, rende tutto più facile. Grazie alla collaborazione che ho avuto con Riccardo Moscati e i membri del comitato di Tufo, abbiamo fatto quello che il grande statista tedesco Adenauer diceva essere il segreto della politica: avvicinare il possibile e il desiderabile.
A Tufo è stato fatto e ora possiamo guardare con fiducia ma anche con concordia al futuro di questa frazione. I primi passaggi dei lavori prevedono gli interventi per la parte pubblica perché, come è noto, saranno necessarie strade e sottoservizi. Subito dopo sapremo come costruire le strutture di questa frazione che si trova in uno dei territori più martoriati dell’Appennino centrale a causa del sisma. Rispetto alle tempistiche, prevediamo che tra circa tre anni tutti i cittadini di questa frazione potranno rientrare nelle loro case”.
Ricostruzione di Tufo: il commento del Sindaco di Arquata del Tronto
“Si tratta – aggiunge il sindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi – di giornata fondamentale per il rilancio di questo territorio. Iniziare i lavori a Tufo è davvero qualcosa di straordinario, soprattutto per la popolazione della frazione che ci ha creduto tanto in questi anni. L’hanno dimostrato restando uniti e trovando la soluzione per agire velocemente. Quindi consorziarsi, aggregarsi, è stato un ottimo lavoro che hanno fatto e li ringrazio davvero. Quando si lavora di squadra si arriva sempre ai risultati. Con la Struttura commissariale, con l’USR, con gli uffici tecnici abbiamo lavorato per far sì che questo giorno arrivasse il prima possibile. Ecco, questo è un giorno di speranza anche per gli altri perché dopo Tufo partiranno altri cantieri: abbiamo approvato il programma di tante frazioni e ci auguriamo di dare delle notizie positive nei prossimi giorni”.
Ricostruzione di Tufo: i lavori
L’intervento per la ricostruzione di Tufo è stato frazionato in tre grandi blocchi, sulla base della suddivisione della frazione: zona inferiore, centrale e superiore. La prima fase prevede la riedificazione di 16 abitazioni, la seconda di 24 abitazioni e la terza di 5 abitazioni per un totale di
45 abitazioni e di 17 tra magazzini e depositi.
La realizzazione dei lavori è stata affidata ad un consorzio unico di imprese (Panichi Strever) e, trattandosi di un’area perimetrata, la ricostruzione non avverrà a macchia di leopardo. Il punto di partenza del progetto sarà deciso dai tecnici che valuteranno la logica della cantierizzazione. Il tutto è stato studiato con i tecnici, il consorzio d’imprese, il Commissario Straordinario al sisma e il Comune di Arquata del Tronto.
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