La Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno accoglie l’ottava tappa del percorso artistico promosso dall’azienda veneta Rigoni di Asiago. Il percorso, avviato nel 2015 in occasione dell’EXPO di Milano, è realizzato in collaborazione con Fondaco Italia.
Rigoni di Asiago per l’Arte 2024
“La natura nel cuore di ….” è diventato un progetto vincente nel segno della responsabilità sociale d’impresa e della sostenibilità. Due temi oggi in voga ma, spesso, molto vaghi, a differenza dalla concretezza del restauro di un’opera d’arte che è sotto gli occhi di tutti.
Con otto città da Nord a Sud, Rigoni di Asiago sta creando un vero e proprio “museo itinerante” che attraversa l’Italia, offrendo ai viaggiatori un modo nuovo di vivere e interpretare l’arte. E di scoprire opere straordinarie del nostro immenso patrimonio culturale. Dopo Milano, Venezia, Roma, Matera, Firenze, Bergamo e Napoli, l’iniziativa fa tappa ad Ascoli Piceno, la “Città di Travertino”. Città famosa per i suoi edifici, le piazze eleganti, i campanili e le torri.
Rigoni di Asiago per l’Arte 2024, l’intervento ad Ascoli Piceno
A beneficiare dell’intervento di Rigoni di Asiago sarà il “Primo trittico di Valle Castellana” di Carlo Crivelli, una splendida tavola a tempera risalente al 1470 circa. Quest’opera, del celebre artista veneziano adottato da Ascoli Piceno, ha subìto atti di vandalismo nel 1861 durante l’occupazione piemontese. Il restauro metterà in luce la straordinaria qualità delle parti meglio conservate, ricomponendo il tessuto pittorico danneggiato ed esaltando il raffinato stile crivellesco.
Il Trittiico viene considerato dai più importanti studiosi del Rinascimento come un esempio, fra i più significativi, della cultura adriatica che da Venezia si è irradiata lungo le sponde orientali e occidentali dell’Adriatico. Al lato del trono della Vergine, Crivelli ha ritratto San Giacomo della Marca, uno dei paladini dell’Osservanza francescana, e si tratta dell’unica immagine del frate ripresa quando ancora era in vita.
Il restauro del Trittico di Valle Castellana di Carlo Crivelli
L’intervento di restauro sarà realizzato dalla prof.ssa Daphne De Luca, una studiosa del Crivelli di cui ha già restaurato alcune opere nel laboratorio di Roma.
Le fasi del restauro
Le fasi del compkesso e delicato restauro si svilupperanno attraverso step successivi che partiranno dagli interventi conoscitivi e di documentazione per arrivare al consolidamento degli strati preparatori e pittorici. Seguiranno il trattamento anossico del legno di supporto e della cornice, lo smontaggio di quest’ultima e le operazioni di pulitura del verso con rimozione delle sostanze soprammesse. Saranno quindi rimosse le stuccature non idonee e le ridipinture, verrà consolidato e risanato il supporto ligneo. Infine si passerà alle operazioni di stuccatura e di reintegrazione pittorica, di protezione della superficiale finale e agli interventi sulla cornice.
L’inaugurazione del Trittico restaurato è in programma per il mese di marzo 2025.
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