Partiti con somma urgenza i lavori di sistemazione del tetto della chiesa di Santa Chiara a Montedinove (Ascoli Piceno), che aveva subito un crollo nei giorni scorsi. Si presume che il crollo sia stato causato dalle infiltrazioni d’acqua dal tetto conseguenti alle forti piogge.
Montedinove, subito in sicurezza il tetto della chiesa di Santa Chiara
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata ha disposto immediatamente un verbale per la messa in sicurezza, in modo tale da tutelare il bene in attesa dei lavori di ricostruzione veri e propri che stavano comunque per essere avviati. Tali lavori sono finanziati dall’Ordinanza 137 del Commissario Sisma 2016 Guido Castelli. La chiesa di Santa Chiara è di proprietà comunale e ospita il Museo delle Tombe Picene.
Il cantiere all’interno della Chiesa di Santa Chiara
Il cantiere di messa in sicurezza, finanziato con 50mila euro, è partito il 28 agosto.
“Ci siamo immediatamente attivati – ha commentato il commissario straordinario Castelli – per risolvere la situazione. Ringrazio la Soprintendenza per la celere risoluzione che consentirà di mettere in sicurezza l’edificio nel periodo ponte fino ai lavori veri e propri. La tutela di beni storici come la Chiesa di Santa Chiara è una priorità della ricostruzione. Ringrazio anche il sindaco Antonio Del Duca che si è subito attivato di fronte a un evento inaspettato. Evento che fortunatamente non ha comportato danni alle persone né alle opere conservate nel museo”.
“Prosegue – ha aggiunto il soprintendente Giovanni Issini – la collaborazione con la struttura guidata dal commissario Castelli e con gli enti territoriali per la tutela del nostro patrimonio architettonico, storico e artistico. Un patrimonio, questo, che rappresenta un valore inestimabile per il territorio colpito dal sisma del 2016. Vigileremo con attenzione sull’intervento, in attesa venga restituito alla piena funzionalità un presidio culturale importante per la comunità di Montedinove e per tutto il Piceno”,
Leggi anche Marche: in 10 anni perse 1.265 aziende calzaturiere
