Un importante sito di rifugio e riproduzione di chirotteri (pipistrelli), da molti anni censito e segnalato alle autorità competenti, è stato distrutto ad Esanatoglia. La LAC per le Marche sottolinea che tale sito ospitava una colonia di questi rari ed utilissimi mammiferi.
Distrutto un sito riproduttivo di pipistrelli: il comunicato della LAC Marche
“Il sito riproduttivo – si legge nel comunicato dirffuso dalla Lega per l’abolizione della caccia delle Marche – era stato ricavato in una cantina di una abitazione privata del centro storico di Esanatoglia. A poca distanza dal Municipio della cittadina. Era stato scelto e colonizzato dai chirotteri perché ritenuto ‘tranquillo’, in quanto l’abitazione risultava per gran parte dell’anno disabitata, poiché i proprietari, residenti all’estero, tornavano nella cittadina solo per brevi periodi in estate.
La cantina, inoltre, è dotata sul retro di una finestra con una grata in ferro, che si affaccia sul sottostante fiume Esino, dalla quale i pipistrelli di notte uscivano per andare a procacciarsi il cibo. Cibo che consiste soprattutto in zanzare.
In seguito ad una ispezione esterna del sito avvenuta nei giorni scorsi, ci si è accorti però che la grata in ferro era stata rimossa, ed al suo posto era stato posizionato un telaio in legno dotato di una fitta rete metallica, che purtroppo non ha più permesso ai poveri pipistrelli di uscire all’esterno.
Condannandoli così ad una orribile, quanto atroce morte per fame!
Non si comprende – prosegue il comunicato della LAC Marche – il motivo della sostituzione della grata con la fitta rete metallica, se non proprio l’intento di voler ‘sloggiare’ i pipistrelli dalla cantina.
Ma questa operazione, semmai, si sarebbe dovuta effettuare di notte, quando i chirotteri erano all’esterno. Mentre invece è stata eseguita, in tutta evidenza, di giorno, quando tutti i pipistrelli erano a riposo all’interno della cantina!
Distruzione del sito riproduttivo di pipistrelli: esposto in Procura della LAC
La LAC Marche – conclude il comunicato – ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Macerata. Nell’esposto si denuncia la distruzione di sito di rifugio e riproduzione di chirotteri ufficialmente censito e segnalato. Con conseguente uccisione della colonia di pipistrelli, con crudeltà e senza necessità, visto che la strage poteva essere evitata!
Si tratta infatti di una specie rigorosamente protetta a livello comunitario da Convenzioni, come quelle di Berna e di Bonn, e Direttive Europee per la conservazione di habitat e specie minacciate di estinzione. Nonché dalla Legge nazionale n. 157/92 che identifica i chirotteri come specie ‘particolarmente protetta’. Anche perché i pipistrelli sono animali utilissimi per l’uomo, in quanto
sono estremamente ghiotti di zanzare e arrivano a mangiarne fino a 3.000 a testa in una sola notte!”
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