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Nel corso della ‘Giornata della trasparenza” il direttore generale dell’Ast di Ascoli Piceno Nicoletta Natalini ha tracciato un bilancio delle attività a un anno esatto dal suo arrivo a capo dell’Azienda sanitaria picena. Riportiamo il comunicato diffuso alla stampa.

Ast di Ascoli Piceno: il bilancio di un anno di attività

Riduzione del 6% del precariato attraverso l’attuazione di un importante Piano di stabilizzazione del personale, 237 assunzioni complessive a tempo indeterminato, 5 grandi apparecchiature acquistate con fondi, sia del Pnrr, sia aziendali, e altre 3 in arrivo entro l’anno, apertura dell’ospedale di comunità di Ascoli e delle due centrali operative territoriali di Ascoli e San Benedetto, copertura di un primariato vacante importante come quello dell’unità operativa complessa di radiodiagnostica che eroga un volume di attività annuo di circa 187 mila esami. Questi sono solo alcuni dei numeri dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli degli ultimi dodici mesi.

“Essere parte attiva di un importante momento di cambiamento della sanità di questa provincia – scrive il direttore generale Natalini – è da una parte stimolante e di soddisfazione, ma dall’altra una grande responsabilità che ho cercato finora, e che cercherò nel futuro, di esercitare al meglio. Io, la squadra che ho scelto e tutti gli ottimi professionisti che ho trovato e che sono il grandissimo valore dell’Ast di Ascoli, lavoriamo quotidianamente per dare una sanità di qualità ai cittadini del piceno. Per gestire la più grande azienda del territorio, che ha il maggior numero di dipendenti e la responsabilità della salute delle persone, siamo partiti dall’analisi dell’esistente, per poi passare a stabilire le priorità su cui lavorare, molte delle quali dettate dal livello nazionale e regionale e solo in parte frutto di scelte locali, a pianificare e programmare le azioni e gli interventi e a misurare i risultati”.

“Un grande impegno – aggiunge – è stato dedicato al personale, ai percorsi, ai regolamenti e alle regole del lavoro per dare all’azienda delle basi solide, in un contesto di nuova autonomia gestionale. Da cui partire per offrire ai cittadini un maggior numero di prestazioni, ma anche innovazioni tecnologiche, assistenziali e organizzative. L’impegno a un miglioramento continuo non mancherà mai”.

Ast di Ascoli Piceno: le assunzioni

L’Ast di Ascoli ha assunto a tempo indeterminato, in un anno, 237 unità di personale della dirigenza medica e del comparto. Di queste 237 assunzioni, 185 sono state stabilizzazioni, ovvero trasformazioni dei rapporti di lavoro da tempo determinato a indeterminato, con una importante riduzione del precariato, rispetto al passato, del 6%. E’ infatti sceso dal 10,5% al 4%.

Ast di Ascoli Piceno: le apparecchiature

Con apparecchiature sempre più all’avanguardia è stata potenziata in maniera importante la dotazione tecnologica degli ospedali piceni. I nuovi macchinari acquisiti dall’Ast di Ascoli Piceno, sia con fondi del Pnrr, sia con fondi aziendali, hanno permesso di dare uno slancio importante alla qualità dell’offerta delle prestazioni di diagnostica strumentale.

Tra le maggiori e più recenti acquisizioni ci sono le due Tac di ultima generazione, una per il ‘Mazzoni’ e una per il ‘Madonna del soccorso’, comprate con fondi del Pnrr per un importo di 520 mila euro ciascuna, ma con costi di installazione a carico del bilancio aziendale, un mammografo con tomosintesi, a un costo di 274.500 euro (fondi Pnrr), per l’ospedale di Ascoli, un ecografo di ultima generazione, a un costo di 223.650 euro (fondi aziendali), per l’unità operativa complessa di cardiologia riabilitativa dell’ospedale di San Benedetto e, sempre per il ‘Madonna del soccorso’, una nuova colonna laparoscopica per l’attività dell’unità operativa complessa di chirurgia.

Saranno invece consegnate alla fine del prossimo mese di ottobre, con l’avvio clinico previsto entro dicembre, due nuove risonanze magnetiche, una per l’ospedale di Ascoli e una per quello di San Benedetto, mentre per l’emodinamica del ‘Mazzoni’ arriverà, nel 2025, un nuovo angiografo.

Ast di Ascoli Piceno: Ospedale di comunità e Centrali operative territoriali

Il 4 giugno scorso è stato aperto, ad Ascoli, l’ospedale di comunità secondo i criteri previsti dalla normativa nazionale, dal Dm 77/2022. Primo nel panorama regionale ad avviare la propria attività, l’Os.Co, che si trova all’interno della palazzina dell’ospedale ‘Mazzoni’ costruita inizialmente con la funzione di reparto per le malattie infettive, è stato attivato in modalità di sperimentazione sul modello strutturale e gestionale, e propedeutica all’avvio dei due ospedali di comunità. Quest’ultimi saranno realizzati, sia ad Ascoli, sia a San Benedetto, con i fondi del Pnrr per un importo di quasi 5 milioni e mezzo di euro e il completamento dei lavori è previsto entro giugno 2026, nel rispetto delle scadenze europee.

L’Os.Co è una struttura sanitaria con posti letto di cure intermedie che afferisce al distretto, con responsabilità medica a carico dei medici di medicina generale, a gestione infermieristica, che svolge una funzione di degenza intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero quando quest’ultimo non è più necessario perché ha risolto i problemi di salute acuti, ma il paziente non può ancora rientrare a domicilio per la presenza di problematiche socio-sanitarie, di recupero funzionale e dell’autonomia.

Sono state, altresì, attivate le due centrali operative territoriali (Cot) di Ascoli e San Benedetto, rispettivamente all’interno della struttura dell’ex sanatorio ‘Luciani’ e dell’ospedale ‘Madonna del soccorso’, per un importo complessivo di circa 318.000 euro. Entro giugno 2026 è previsto il completamento delle Case della comunità: a San Benedetto per un importo di 6.206.619 euro, a Comunanza insieme all’adeguamento sismico dell’attuale poliambulatorio per un importo di 694.803 euro, a Ascoli per un importo di circa 200.000 euro, a Acquasanta e Offida per un importo di circa 100.000 euro ciascuna. Le gare di appalto per i lavori sono già tutte aggiudicate, nel rispetto dei tempi indicati dal Pnrr.

Ast di Ascoli Piceno: Primario di radiodiagnostica e dati dell’attività

Dallo scorso 28 maggio, in seguito all’espletamento di un concorso pubblico bandito dall’azienda, il nuovo direttore dell’unità operativa complessa di radiodiagnostica dell’Ast di Ascoli è Fabio D’Emidio. Nell’unità operativa complessa di radiodiagnostica dell’Ast di Ascoli vengono eseguiti circa 187.000 esami all’anno. Nel primo quadrimestre del 2024, rispetto all’anno 2023, si è avuto un incremento prestazionale di oltre 3.000 esami, mentre con l’avvenuto riassetto organizzativo del personale tecnico mediante il ripristino di una unità in guardia attiva come nel periodo pre-pandemico e di un ulteriore tecnico in servizio di pronta disponibilità, è stato possibile un incremento dell’offerta, ai fini dell’ abbattimento delle liste di attesa, per le prestazioni di radiologia tradizionale, per la risonanza magnetica muscolo-scheletrica e per la senologia in entrambi gli stabilimenti ospedalieri, pari a circa 260 esami in più a settimana.

Ast di Ascoli Piceno: prestazioni e liste d’attesa

Dal primo gennaio al 30 aprile 2024 l’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli ha erogato complessivamente 964.499 prestazioni, di cui 732.392 di laboratorio e 232.107 tra visite, esami diagnostici, prestazioni terapeutiche e riabilitative. Per quanto concerne le liste d’attesa, la priorità dell’azienda sanitaria è quella di lavorare sull’appropriatezza della domanda al fine di una corretta evasione della stessa. Le azioni dell’Ast di Ascoli per il contenimento delle liste d’attesa, riassunte nel nuovo e di ultima adozione Piano operativo aziendale, sono: monitoraggio mensile dei report delle liste e azioni correttive, assunzioni, prestazioni aggiuntive, convenzioni con il privato accreditato, percorsi per l’appropriatezza prescrittiva e presa in carico dei pazienti cronici.

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