Il direttore generale Marco Bruschini lascia l’ATIM per un incarico al Ministero dell’Agricoltura, dicastero guidato dal ministro Francesco Lollobrigida e il PD commenta la vicenda. Lo fa in maniera impietosa, per bocca del capogruppo in Consiglio regionale Marche Maurizio Mangialardi.
ATIM: Bruschini molla per andare al Ministero dell’Agricoltura
“Zero risultati – scrive il capogruppo PD in Consiglio regionale delle Marche, Maurizio Mangialardi, in una nota – solo caos. L’agenzia voluta da Acquaroli continua a funzionare da trampolino di lancio verso incarichi più prestigiosi e remunerativi per i dirigenti e per gli amici di Fratelli d’Italia. E a pagare, ovviamente, sono i cittadini”
“Non credo – prosegue la nota che le Marche sentiranno la mancanza di Bruschini. Anche perché non fosse stato per il caos scatenato al Sanzio con l’affaire Aeroitalia, davvero in pochi si sarebbero accorti del suo passaggio nella nostra regione. Questo visti gli irrilevanti risultati da egli ottenuti alla guida dell’Atim per il rilancio del Brand Marche”.
L’ormai ex direttore generale dell’ATIM Bruschini
ATIM: un trampolino di lancio per incarichi ancor più remunerativi
“Però – scrive Magialardi – un merito Bruschini lo ha. La sua fuga anticipata dalle Marche per un posto dirigenziale al ministero conferma quanto il gruppo assembleare del Partito Democratico ha sostenuto fin dall’inizio sull’Atim. Ovvero che null’altro è se non un inutile e costoso carrozzone politico voluto fortemente dal presidente Francesco Acquaroli e utilizzato dagli amici degli amici di Fratelli d’Italia per parcheggiarsi in attesa di ruoli e incarichi più prestigiosi e remunerativi.
È accaduto prima con il responsabile nazionale per il turismo di Fdi Gianluca Carammanna, scappato in fretta e furia appena si è liberato uno scranno in Parlamento. E ora con Bruschini, che si aggregherà presto alla corte del ministro Lollobrigida. Avanti il prossimo, dunque, considerato che Acquaroli non sembra minimamente intenzionato ad ammettere i suoi errori abrogando Atim, come chiesto da tempo dall’opposizione. Agenzia palesemente divenuta un vero e proprio simbolo dello spreco e del malgoverno delle Marche”.
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