“Con la nuova legge sul fotovoltaico – spiega Coldiretti Marche – la Regione dimostra di aver ascoltato le richieste degli agricoltori e dei cittadini contro il consumo di suolo”.
Coldiretti Marche: sul fotovoltaico la Regione ci ha ascoltato
L’associazione degli agricoltori già nel 2021 aveva portato all’attenzione della politica una petizione da 8.300 sottoscrizioni di marchigiani contrari a pannelli solari a terra. Marchigiani favorevoli a impianti sui tetti di edifici, case, cascine, magazzini e capannoni. Proprio la legge approvata nei giorni scorsi dall’Assemblea Legislativa delle Marche pone tutela alle superfici agricole. Come, ad esempio, quelle aree che ospitano produzioni agroalimentari certificate, dal biologico alle dop, dalle Igp ai vini a denominazione di origine. Regolamentato anche l’agrivoltaico che potrà essere installato sui terreni agricoli ma lasciando inalterata la produzione.
“Il rischio – prosegue Coldiretti – era che la proliferazione di impianti a terra potesse sottrarre ulteriore terreno agricolo. In attesa dei decreti attuativi della legge nazionale, questo pronunciamento della Regione Marche ci permette di avere un provvedimento ponte”.
Negli ultimi 15 anni nelle Marche, secondo i dati dell’Ispra, le aree urbanizzate sono aumentate del 10% e oggi coprono quasi 65mila ettari.
Sempre nello stesso periodo la superficie agricola ha perso 15mila ettari.
“A livello nazionale – conclude l’Associazione – auspichiamo l’approvazione della legge contro il consumo di suolo che giace da anni in Parlamento. Una legge che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio. Non dobbiamo dimenticare che l’agricoltura è un presidio al patrimonio naturalistico e culturale e garanzia di approvvigionamento costante di cibo di qualità, sano e prodotto in modo etico”.
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