“Ciao America”, il nuovo progetto discografico di Dargen D’Amico, è uno spaccato di questi giorni, una fotografia del mondo attuale. Poche certezze, molti dubbi e altrettante contraddizioni dolorose.
Dargen D’Amico e “Ciao America”
Il progetto è figlio del lavoro creativo che da sempre spinge D’Amico a scrivere parole sulla musica, nel tentativo di dare un ordine al vortice di pensieri della mente umana. Affrontando spesso anche temi di attualità ma sempre con piglio ironico e riflessivo. È una costante la capacità dell’artista di attingere alla tradizione cantautorale italiana, restando però focalizzato su una continua e instancabile ricerca che contamina i generi: dall’elettronica, al pop, alla musica classica. Questo nuovo progetto discografico trova soluzioni sorprendenti, confermando il talento dell’artista nel fondere sonorità eterogenee. Oltre che nel muoversi dentro la musica giocando col senso delle parole.
Il nuovo album giunge a due anni di distanza dal Disco d’Oro “Nei sogni nessuno è monogamo”, che include anche la hit “Dove si balla”, sei volte Disco di Platino. he poi è il brano con cui Dargen ha calcato il palco dell’Ariston per la prima volta, nel 2022.
Foto di Sara Scanderebech
Dargen D’Amico
Rapper, cantautore e produttore, Dargen D’Amico è tra i rappresentanti più eclettici e poetici della scena cantautorale italiana contemporanea. Nel suo percorso dieci album, tra cui due pezzi che hanno cambiato la storia dell’hip hop italiano: “Musica senza musicisti” (2006) e “Di vizi di forma virtù” (2008).
Lui ha spostato i confini di genere fondendo il rap con la musica colta italiana. Uno stile unico caratterizzato dalla destrutturazione del linguaggio e da giochi di equilibrio tra i sensi delle parole. Ha collaborato con Fabri Fibra, Marracash, Rkomi, Enrico Ruggeri, 883 e Tedua, solo per citarne alcuni. È stato inoltre giudice di “X Factor” per due anni consecutivi, nel 2022 e nel 2023.
Leggi anche Gianluca Grignani: dal 29 marzo il tour Residui di Rock’n’Roll
