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Ogni elezione amministrativa riserva degli spostamenti a sorpresa (chiamiamoli così…). Ad Ascoli Piceno il primo cittadino uscente Marco Fioravani sta operando la nota “moltiplicazione delle liste”, strategia ormai collaudata finalizzata a portare più voti al candidato sindaco. Strategia che, vista la frammentazione esasperata, lascia a quest’ultimo un enorme potere decisionale sull’attribuzione degli incarichi futuri, una volta eletto. Niente di nuovo sotto il sole: si tratta di un corollario della regola del “divide et impera”. Dicevamo degli spostamenti a sorpresa: nel capoluogo piceno se ne è verificato uno decisamente eclatante. Italia Viva, infatti, ha abbandonato sul più bello la coalizione unitaria di centrosinistra per promettere il proprio sostegno al candidato di centrodestra. Che è, come detto, il sindaco uscente di Fratelli d’Italia Fioravanti. Se in cambio di qualcosa lo vedremo poi.

In questa situazione, il segretario del Partito Democratico ascolano Angelo Procaccini ha scritto una lunga e articolata lettera al segretario nazionale di Italia Viva, Matto Renzi. Lettera che riportiamo integralmente di seguito.

Italia Viva sostiene la ricandidatura di Fioravanti (FdI): la lettera di Procaccini a Renzi

Carissimo Matteo,

ti seguo sempre con interesse da quando ho partecipato alla prima Leopolda nel 2017 da segretario comunale del PD, coinvolgendo due miei amici anche loro di Ascoli Piceno. Inizialmente eravamo 3 per poi arrivare a 20 l’anno della fondazione di Italia Viva a cui ho scelto di non aderire perché sento ancora il Partito Democratico come la mia casa, l’organizzazione politica nella quale ho mosso i primi passi. E nella quale intendo continuare a impegnarmi per il mio territorio.

Chi mi conosce sa bene che questa fedeltà al PD non ha mai cancellato l’interesse verso le tue riflessioni e verso l’azione politica che svolgi ed anche in questi giorni seguo tutte le tue interviste.

Sono ancora segretario cittadino del PD e con non poca fatica abbiamo condotto il partito verso la costituzione di una coalizione capace di mettere al centro un progetto unitario, civico.

Un progetto che vedeva originariamente un significativo protagonismo della coordinatrice provinciale di Italia Viva.

italia viva

Conferenza stampa del Cantiere Riformista, la coordinatrice provinciale di Italia Viva Origlia è la prima da sinistra

Questo percorso, che  ha portato alla ricomposizione tra quattro gruppi politici che si erano presentati divisi nella tornata elettorale del 2019 regalando ad un sindaco di FDI la guida dell’amministrazione comunale, vede la pari dignità di ogni componente. Ma in particolar modo mantiene una forte impronta civica per dare vita ad un progetto credibile, alternativo alla destra.

Dopo più di due anni siamo arrivati all’individuazione di un candidato sindaco in grado di rappresentare al meglio questo progetto: un medico molto stimato e conosciuto in città.

Poche settimane dopo l’individuazione del candidato sindaco scopriamo a mezzo stampa non solo che l’ala moderata della coalizione, insieme ad Italia Viva, non condivide la scelta del candidato sindaco ma che, senza avanzare alcun tipo di proposta alternativa di candidato, vuole sostenere la ricandidatura del Sindaco uscente di FDI.

Non so quanto questa scelta sia stata condivisa con gli aderenti di Italia Viva sul territorio e non mi sembra che la piattaforma politica con cui si è ricandidata la Coordinatrice Provinciale nel recente congresso prevedesse questo indirizzo politico.

E questo poco mi interessa.

Quello che non capisco è se Italia Viva sia ancora “la casa aperta a tutte le donne e a tutti gli uomini che si identificano nei valori propri dello Stato liberale, laico, inclusivo e fondato sulla divisione dei poteri, nella Costituzione repubblicana e antifascista” come recita l’articolo n. 1 del proprio statuto, che forse conosco meglio di altri.

Te lo chiedo, carissimo Matteo, perchè l’amministrazione uscente, che sosterrà ad Ascoli Piceno Italia Viva alle prossime comunali, esordì nei primi giorni del proprio mandato, il 22 ottobre 2019, con la presenza del Sindaco e del Vicesindaco (che ovviamente sarà ricandidato) alla cena commemorativa della marcia su Roma svoltasi nel Comune di Acquasanta Terme. Cena organizzata dal partito provinciale di Fratelli d’Italia, episodio riportato da diversi organi di stampa nazionali.

Ritengo che politicamente possa essere comprensibile non ritrovarsi attorno alla proposta di una candidatura a Sindaco, ma non posso accettare che una componente con una chiara identità politica, come Italia Viva, non avanzi alcuna controproposta e porti il suo sostegno elettorale ad un’amministrazione uscente connotata fortemente a destra, non solo perché coinvolta con i suoi massimi esponenti istituzionali in nostalgici eventi fascisti, non tanto perché capitanata da un sindaco di Fratelli d’italia, quanto per le scelte amministrative che compie quotidianamente.

E per come la propria classe dirigente rappresenta le istituzioni.

Credo che anche tu, caro Matteo, da senatore, abbia la  consapevolezza di come le politiche della destra stiano segnando la storia e la salute di questo Paese e leggo proprio nell’Enews del 9 gennaio che questo tema è rappresentato anche nel tuo ultimo lavoro editoriale “Palla al centro”.

Stando ai fatti che registro nella mia città, mi chiedo se veramente questo centro esista nella realtà. Ma soprattutto se la classe dirigente di Italia Viva sarà in grado di sostenerti in questo ambizioso progetto che prevede il ritorno alla guida del governo nazionale. Ooppure se anche tu, una volta al governo del paese, sarai costretto a delle ridicole conferenze stampa per coprire imbarazzanti situazioni, generate da una classe dirigente non all’altezza del proprio leader.

Se invece questo centro esiste, caro Matteo, credo che ad Ascoli Piceno Italia Viva avrebbe potuto tranquillamente scegliere di correre da sola con un proprio candidato.

Senza inseguire un sindaco influencer, sostenendo la tesi che proponi in vista delle elezioni europee.

Forse anche noi come PD di fronte ad una reale e credibile proposta alternativa avremmo scelto altro.
Forse ho sopravvalutato le potenzialità politiche di Italia Viva, avendo partecipato a molte più Leopolde di quanto abbiano fatto i quadri che il partito ha individuato sui territori ed avendo respirato l’aria che si respira all’ex stazione ferroviaria di Firenze nei giorni dell’evento (aria di chi crede che la politica sia bella se vissuta da protagonisti e non semplicemente mettendosi in fila per riscuotere la propria fetta di potere).

La realtà è che temo tu sia rimasto solo e che anche il PD sia rimasto solo nel creare lo spazio dove poter fare politica da persone libere.

Temo pertanto che questa palla vagherà per tutto il campo, forse finirà in tribuna ma difficilmente troverà il centro del campo!
Spero di sbagliarmi, spero che qualcosa cambi, qui ad Ascoli come a Firenze, poiché manca ancora qualche mese al voto delle amministrative. E spero che questa destra, che entrambi riteniamo inadeguata, torni presto a casa.”

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