Da Guido Bianchini, presidente del Comitato provinciale Inail di Ascoli Piceno, riceviamo e volentieri pubblichiamo in versione integrale la relazione sugli infortuni sul lavoro nelle Marche.
Marche: gli infortuni sul lavoro nei primi 11 mesi del 2023
Nei primi 11 mesi del 2023, nelle Marche sono stati denunciati all’INAIL 15.714 infortuni sul lavoro con una riduzione dell’10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Disaggregando i dati emerge un aumento di quelli in itinere (complessivi) che passano da 2.607 a 2.369 (+10%); da evidenziare tra quelli in itinere la crescita di quelli senza mezzo di trasporto che passano da 703 a 853 (+21.3%).
12.468 sono di lavoratori italiani (cioè il 79%) e il resto di lavoratori di paesi U.E. e Extra U.E; il 34.55% riguarda donne. Il 76.6% è accaduto nella Gestione Industria e Servizi (-13.6%); in diminuzione in valore assoluto quelli in Agricoltura che passano da 883 a 880 (-0.3%). Ancora in aumento quelli per Conto dello Stato: passano da 2.231 a 2.431 (+9%). Complessivamente nel manifatturiero si registra un aumento del 4.7%.
Nelle Costruzioni si registra un incremento del 7.8% poiché si passa da 1.255 denunce presentate a 1.353.
È confermata la particolare situazione degli infortunati per classi di età poiché tutte registrano una diminuzione ad eccezione delle seguenti coorti: fino a 14 anni che passa da 1.006 a 1.221 casi (+21,4%), e 15/19 anni che passa da 699 a 778 denunce (+11.3%).
La provincia ascolana conferma dati in decrescita poiché si passa da 2.220 a 2.119 denunce (-4.5%).
In diminuzione il numero delle denunce degli Infortuni Mortali, nella Regione, poiché sono 21 contro i 32 dell’anno precedente. 18 sono accaduti nel settore industriale, 3 in agricoltura; zero nel terziario. Gli eventi mortali sono tutti di lavoratori italiani e uomini.
La provincia ascolana registra due casi denunciati rispetto ai 6 casi dell’anno precedente.
Secondo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering la provincia ascolana si colloca al 69°posto nella graduatoria tra le province italiane con un indice del 23.2 riferito al numero di infortuni mortali ogni milione di occupati (indice medio nazionale 29.1).
Le malattie professionali
Circa le malattie professionali, nelle Marche, sempre nel periodo in esame, si hanno 6.229 denunce contro le 5.416 dello stesso periodo dell’anno precedente. Con una crescita del 15%. Prosegue purtroppo la crescita delle patologie di origine professionale.
Le Marche restano la seconda regione sia a livello nazionale, sia nel centro Italia, sempre dopo la Toscana, in questa triste classifica.
Il 72.2% delle denunce è di uomini di cui il 90.8% italiani; il 91.3% della Gestione Industria e Servizi. Dalle patologie denunciate emerge per i settori (IDC-10) una conferma per quelle del sistema nervoso (1.042 casi), orecchio e apofisi mastoide (291 casi), sistema osteo-muscolare e tessuto connettivo da 3.797 4.164 casi +9.7%. Preoccupante è la situazione relativa alle denunce per tumori (C00-D48) poiché si passa da 41 a 50 denunce (+22%).
Nella provincia di Ascoli Piceno si registrano 717 denunce rispetto alle 628 dell’analogo periodo del 2022, ovvero una crescita del 14.2%.
I dati sono stati elaborati traendoli da Open Data Inail.
Commento di Guido Bianchini
I dati confermano che le denunce d’infortunio sul lavoro, nella regione Marche, presentate all’INAIL, nei primi 11 mesi del corrente anno, sono in diminuzione. Mentre quelli in itinere, andata e ritorno casa lavoro (complessivi), assumono un valore importante poiché passano da 2.607 a 2.369 (+10%). Così quelli Senza mezzo di trasporto che crescono del 21.3% infatti passano da 703 a 853.
I dati sugli infortuni in itinere meriterebbero una specifica analisi legata allo stato pietoso della nostra rete varia e infrastrutturale (A14, SS4 Salaria etc… Anche alla luce dei terribili accadimenti quasi quotidiani).
I dati confermano la riduzione registrata nei mesi scorsi del 2023 dopo l’impennata dell’anno 2022.
Il settore dove si ha una forte riduzione di infortuni riguarda la Sanità e assistenza sociale, il settore più colpito nel periodo della pandemia. Infatti nella Regione questi passano da 1.490 del 2022 a 588 casi del 2023.
In aumento le denunce degli infortuni nell’industria alimentare che passano da 181 a 224 (+23.8%), quelli delle materie plastiche (da 226 a 264 ovvero +16.8%)e quelli Fornitura di acqua- reti fognarie, attività digestione dei rifiuti e risanamento da 226 274 casi (+21.2%). In aumento anche quelli dell’Amministrazione pubblica e difesa- assicurazione sociale obbligatoria che passano da 87 a 179 denunce (+105%).
Mentre le denunce d’infortunio mortale, nel periodo analizzato, sono state 21, nel 2022 erano 32.
Come dichiarato in altre occasioni, questi sono dati provvisori e soggetti a modifiche poiché non consolidati, trattandosi di denunce.
Inoltre essendo denunce presentate all’Istituto non contemplano gli infortuni di lavoratori che non sono soggetti all’assicurazione obbligatoria.
Rispetto al report sulle Malattie Professionali, è confermata la crescita dopo il calo registrato nell’anno 2022 in particolare nell’ascolano.
La sicurezza continua ad essere sottovalutata!
Lo dicono i dati sugli incidenti che da anni risultano costanti e mai in calo in modo significativo, la media nazionale è di 80 vittime al mese! Ciò è inaccettabile. Occorre vigilare ancora di più ma soprattutto investire sui controlli e sulla sicurezza.
Le percentuali presentate non debbono lasciarci ingannare: lo stesso l’Istituto precisa che si tratta di un decremento dovuto quasi esclusivamente al notevole minor peso dei casi di contagio da Covid-19.
Per quanto riguarda le Malattie Professionali le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi 11 mesi del 2023, le prime tre malattie professionali denunciate. Seguite dai tumori, dalle patologie del sistema respiratorio e dai disturbi psichici e comportamentali.
Infine si ricorda che nei giorni scorsi il Consiglio di amministrazione dell’Istituto, a livello nazionale, ha deliberato risorse per la formazione che passano da 10 a 50 milioni per il 2024. Inoltre il Bando Isi, per incentivare gli investimenti delle imprese, varrà, in maniera strutturale, 508 milioni di euro (lo scorso anno erano state destinate 333 milioni di euro).
Il bando Isi 2022, (febbraio 2023) dei 333 milioni di euro, 11,6 milioni sono stati destinati alla nostra Regione.”
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